Economia
Invitalia e Cgm al lavoro su un accordo per lo sviluppo dell’economia sociale
L’annuncio nel corso degli Stati Generali Cgm tenutisi a Milano. «Dai territori viene un grande fermento positivo. Gli aderenti Cgm guardano al futuro con grande fiducia» ha osservato il presidente Giuseppe Bruno a commento dei due giorni di lavoro. Al centro della riflessione vi è stato il futuro delle reti. Sulla finanza d'impatto per le imprese e le comunità confermata la capacità di attrarre e combinare risorse economiche e asset di diversa provenienza e natura
di Redazione
«Gli Stati Generali Cgm sono stati dominati da un autentico fermento positivo da parte di tutte le realtà cooperative che hanno partecipato numerose ai lavori sia in presenza, sia da remoto» così il presidente di Consorzio Nazionale Cgm Giuseppe Bruno commentando la due giorni di lavori tenutasi presso Cascina Triulza a Milano.
«Abbiamo potuto nuovamente incontrarci in presenza in occasione di uno dei momenti fondamentali per l’intera rete imprenditoriale per la definizione e messa in opera delle azioni operative per il futuro della rete», continua Bruno. «Cogliamo diverse esigenze delle cooperative che in questa fase stanno già orientando investimenti anche per meglio rispondere ai nuovi bisogni delle comunità. Cgm, insieme alle sue società collegate, ha proseguito nel lavoro di sviluppo e gli stati generali hanno dato evidenza di un fermento di una rete che non si è mai fermata, che oggi si ritrova in presenza e numerosa per proseguire il lavoro quotidiano con la comunità forte e consapevole del valore aggiunto che porta all’intero sistema Paese in termini di servizi, di occupazione, di sviluppo economico e sociale. Una rete cooperativa capace di creare connessioni, di allargare gli orizzonti e facilitare le interazioni con l’intero sistema economico e sociale. Capace di generare sviluppi imprenditoriali nel digitale, nella tecnologia avanzata e applicata alle malattie neuromuscolari, nelle politiche attive del lavoro, nella finanza, nell’educazione. Oggi implementa l’azione anche facendo emergere una nuova spinta propulsiva dal basso del welfare culturale in tutte le sue forme. Insomma, una rete che accompagna allo sviluppo le imprese sociali nelle loro comunità e che lo fa non da sola, con tanti partner che scelgono e decidono di condividere un percorso comune, così come accaduto in questa due giorni dove nuovi partner si sono aggiunti alla grande a larga famiglia Cgm. Una visione di sistema tracciata dal nuovo piano strategico 21/25. Un approccio cooperativo ma che coniuga l’essere impresa a beneficio delle persone e nell’interesse generale, quello che oggi dobbiamo tutti agire per davvero essere inclusivi e sostenibili e non solo nelle enunciazioni» ha ricordato il presidente di Cgm.
Al centro della riflessione degli Stati Generali vi è stato il futuro delle reti; un ripensamento dettato dalla trasformazione degli stessi rapporti territoriali su scala Paese. Per Cgm il futuro viene da una nuova dinamica nazionale-locale con un coinvolgimento diretto dei territori andando a individuare le forme di aggregazione capaci di dare la migliore risposta.
Tra i focus approfonditi nei lavori dei singoli CgmLab previsti all’interno degli Stati Generali gli ambiti lavoro, la silver care – in particolare orientata all’integrazione domiciliare-residenziale dei servizi di cura e assistenza agli anziani- e l’educazione puntando in questo caso alla riprogettazione dell’offerta sviluppando così nuove alleanze di scopo.
E ancora: welfare culturale, ambito che offre autentiche potenzialità di sviluppo per le imprese sociali considerando come la cultura possa essere vera leva di cambiamento volta a favorire rigenerazione delle imprese.
Riguardo la finanza d’impatto per le imprese e le comunità, trattata nella plenaria di chiusura gli Stati Generali Cgm hanno confermato la capacità di attrarre e combinare risorse economiche e asset di diversa provenienza e natura.
Nel corso della tavola rotonda condotta da Francesco Abbà, presidente Cgm Finance, è emersa l’esigenza sempre più forte da parte delle imprese sociali e cooperative di agire nei mercati privati in modo proattivo anche grazie a strumenti partecipati dallo stesso Cgm come Sefea Impact presente con il suo presidente Massimo Giusti e la sua direttrice Sara D’Aulerio.
A tal riguardo Vincenzo Durante, responsabile Area Occupazione Incentivi e Innovazione di Invitalia ha ricordato come «stiamo già lavorando alla formalizzazione di una partnership con Cgm che porterà alla stesura di un protocollo per accompagnare le imprese sociali aderenti ad un migliore utilizzo degli strumenti messi a disposizione da Invitalia ad iniziare dal Fondo Italia Economia Sociale».
Intesa Sanpaolo è da quest’anno tra i promotori degli Stati Generali Cgm, in continuità con il ruolo ricoperto finora da Ubi Banca, confermando l’attenzione del Gruppo alla finanza d’impatto e alla crescita del Terzo settore.
In apertura photo di Danielle Macinnes/Unsplash
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