Economia

Invitalia, 8.3 miliardi di investimenti in 25.302 imprese

L’Agenzia per lo sviluppo del Paese che opera su mandato del governo ha presentato il Bilancio sociale 2017. «Siamo una delle poche realtà che continua ad assumere e che è in grado di offrire un servizio efficace e duraturo», ha sottolineato il presidente Claudio Tesauro

di Paolo Biondi

Cosa ci fa una piattaforma digitale per consentire di fare beneficienza a costo zero attraverso gli acquisti, con una onlus che realizza servizi e prodotti per migliorare la fruibilità culturale da parte di persone con autismo del centro storico di Napoli? In entrambi i casi si tratta di startup – la prima si chiama Donapp e la seconda Autism Aid Onlus – che sono potute nascere con il sostegno di Invitalia. L’Agenzia per lo sviluppo del Paese che opera su mandato del governo (e che è direttamente controllata dal Ministero dell’Economia) per accrescere la competitività dell’Italia e delle sue aziende operando con criteri privatistici ha presentato il Bilancio sociale 2017, giunto alla quinta edizione.

Invitalia è nota soprattutto per i grandi interventi, come il salvataggio dell’Alcoa, l’azienda dell’alluminio del Sulcis in Sardegna, ma nelle pieghe degli 8,3 miliardi di investimenti attivati per lo sviluppo (+8% rispetto al 2016) passa la storia di 25.302 aziende di grandi, medie e piccole dimensioni, con 19.296 posti di lavoro creati o salvaguardati nel 2017 (+25% sempre rispetto l’anno precedente), 455 imprese e startup innovative finanziate (+39%), 34 milioni di investimenti attivati con operazioni di venture capital. Fra tanti segni positivi anche un segno meno messo a bilancio con altrettanto orgoglio: il taglio del 36% sui tempi di istruttoria per concedere i finanziamenti.

«Siamo una delle poche realtà che continua ad assumere e che è in grado di offrire un servizio efficace e duraturo», ha detto il presidente Claudio Tesauro e l’amministratore delegato Domenico Arcuri ha aggiunto: «Il Bilancio sociale prova a raccontare l’essenza del nostro lavoro. Noi in fondo siamo cacciatori di sogni». E per rendere tangibili questi sogni Arcuri ha raccontato la storia di Said che, come altri 365 cittadini della Costa d’Avorio finanziati da Invitalia, hanno fatto miscroimpresa nella loro città, impresa che per Said ha i colori sgargianti del suo taxi. O il sogno di Checco, il dipendente dell’Alcoa che questa mattina è tornato al lavoro come altre 455 persone, ha senpre raccontato l’Ad dell’agenzia per lo sviluppo.

Sul capitolo infrastrutture, Tesauro e Arcuri hanno sottolineato i 16.441 chilometri di rete a banda larga e ultralarga realizzati per ridurre il digital divide tra le diverse aree del Paese. A ciò si aggiungono le 29 iniziative di smart grid finanziate nel Sud per creare reti elettriche di nuova generazione. Nel 2017 Invitalia ha inoltre intensificato il suo ruolo di stazione appaltante e centrale di committenza per conto di istituzioni nazionali e locali: 110 le procedure di gara gestite, con tempi ridotti del 50% rispetto alla media del mercato. Gli investimenti generati con l’affidamento di lavori pubblici ammontano a 1,6 miliardi di euro.

Numerosi anche gli interventi per il rilancio delle aree di crisi e il recupero di ex zone industriali. Su tutti, il progetto per la bonifica e la valorizzazione del sito ex-Italsider di Bagnoli (Napoli), di cui Invitalia è soggetto attuatore: nel 2017 sono stati rimossi e smaltiti 1.200 quintali di materiali contenenti amianto.

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