Cultura
Intitolata cattedra in Bocconi ad Alberto Falck
Strategie delle aziende familiari, il nome del corso. Verrà finanziata dall'Associazione italiana aziende familiari
Il consigliere delegato dell?Università Bocconi, Giovanni Pavese, e il direttore generale AIDAF, Gioacchino Attanzio, hanno firmato ieri un accordo del valore di 180.000 euro l?anno per cinque anni, secondo il quale l?Università si impegna a intitolare all?AIDAF e al suo fondatore e presidente recentemente scomparso, Alberto Falck, la cattedra di Strategia e politica aziendale oggi ricoperta dal professore ordinario Guido Corbetta. La denominazione ufficiale di tale cattedra diventerà, quindi, Cattedra AIDAF-Alberto Falck di Strategia delle aziende familiari in italiano e AIDAF-Alberto Falck Chair in Strategic Management in Family Business per il mercato internazionale.
L?AIDAF, nata nel 1997 per iniziativa di Alberto Falck, riunisce oggi 164 aziende familiari di piccole, medie e grandi dimensioni e si è affermata come interlocutore stabile di ogni stakeholder interessato a iniziative riguardanti le imprese familiari. Gli associati impiegano 460.000 persone e fatturano, complessivamente, circa 150 miliardi di euro, una quota vicina al 9% del prodotto interno lordo. L?onere della cattedra sarà sostenuto in parte dall?Associazione in quanto tale e, in parte, da un pool di aziende associate, che ben rispecchiano la varietà dimensionale e settoriale delle imprese familiari italiane: Falck, Associazione per le Aziende Familiari (APAF), Inaz Paghe, Bottiglieri di Navigazione, Fontana Finanziaria, De Agostini, Mapei, Banca Sella.
Alberto Falck è scomparso, il 3 novembre, quando, per concludere l?accordo da lui promosso, mancava ormai soltanto la firma finale.
La finalità ultima della Cattedra AIDAF-Alberto Falck di Strategia delle aziende familiari, recita l?accordo sottoscritto ieri, è quella di ?promuovere lo sviluppo della conoscenza sul funzionamento delle imprese familiari italiane attraverso attività di ricerca dedicate; promuovere programmi didattici relativi alle problematiche delle aziende familiari; partecipare al dibattito scientifico internazionale in tema di imprese familiari valorizzando il ruolo e le specificità del contesto italiano; favorire la diffusione di dati, informazioni e valutazioni sulle imprese familiari presso i principali stakeholder?. La realizzazione di ricerche e pubblicazioni internazionali, lo sviluppo di insegnamenti di family business, l?organizzazione di seminari e workshop per gli associati AIDAF e il supporto all?Associazione nelle iniziative di sviluppo nazionale e internazionale sono gli strumenti attraverso i quali si realizzeranno gli scopi della cattedra.
L?intitolazione di una cattedra a un?associazione o a un?azienda che la finanzia è una pratica diffusissima nel mondo universitario anglosassone, ma del tutto innovativa (anche se non si tratta del primo caso) in Italia.
A Oxford si ha notizia del finanziamento privato (anche se non aziendale) di una cattedra già nel 1619, quando Sir Henry Saville ne finanziò una di Geometria e una di Astronomia.
Guido Corbetta, il professore che ricoprirà la Cattedra AIDAF-Alberto Falck di Strategia delle aziende familiari, è uno dei massimi esperti europei di family business. Fellow dell?International Family Enterprise Research Academy (IFERA, la più qualificata associazione internazionale di ricercatori sul tema), ha al suo attivo diverse pubblicazioni internazionali (è sua, tra l?altro, la voce Family Business dell?International Encyclopedia of the Social & Behavioral Sciences, di N.J Smelser e P.B. Baltes).
?I vantaggi dell?intitolazione non devono essere sottostimati?, ha detto il rettore dell?Università, Carlo Secchi. ?Grazie ai fondi assicurati, per almeno cinque anni, da AIDAF, ci sarà possibile avviare programmi di ricerca a respiro pluriennale, con la certezza di contribuire in modo determinante all?avanzamento della conoscenza in un settore fondamentale per l?economia italiana?.
?L?intitolazione di questa cattedra?, ha sostenuto il consigliere delegato dell?Università, Giovanni Pavese, nel corso della presentazione dell?accordo, ?è il primo passo di un percorso finalizzato a una più stretta collaborazione con il mondo produttivo e alla diversificazione delle fonti di reddito dell?Università, che la Bocconi intende sviluppare se e quando se ne presentino le condizioni?.
?Il dibattito sull?opportunità di intitolare le cattedre ad associazioni e imprese ha impegnato a lungo i docenti Bocconi che, secondo una tradizione più che centenaria, mettono ai primi posti tra i loro valori l?indipendenza scientifica e l?autonomia didattica?, ha dichiarato Secchi. ?D?altra parte la volontà di competere su un mercato della formazione almeno europeo rende necessario l?avvio di attività di fund-raising che ci aiutino a colmare un gap di notevoli proporzioni?.
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