Economia
Intesa Unci-Ciu per favorire coop tra quadri
Laccordo è stato sottoscritto questa mattina a Roma
E? stato siglato questa mattina a Roma, presso la Biblioteca del Cnel un protocollo d?intesa tra la CIU ? Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali ex Unionquadri) e l?UNCI ? Unione Nazionale Cooperative Italian, per la ricollocazione professionale dei quadri attraverso lo strumento cooperativo. A sottoscrivere l?Accordo sono stati i Presidenti delle due Organizzazioni Luciano D?Ulizia (UNCI) e Corrado Rossitto (CIU).
Obiettivo dell?intesa è quello di creare alternative occupazionali per
queste categorie professionali attraverso il modello cooperativo, partendo
dalla constatazione che la valorizzazione delle professionalità altamente
specializzate rappresenta una utile opportunità alla crescita e allo
sviluppo economico del Paese nel suo complesso. Il patrimonio intellettuale
offerto dai quadri, infatti, contribuisce al potenziamento e al
consolidamento della crescita cooperativa, soprattutto, in innovazione,
ricerca e nel settore delle tecnologie applicate contribuendo alla
realizzazione degli obiettivi di Lisbona sulla società della conoscenza come
recentemente raccomandato dalla Commissione Europea.
Il Protocollo individua tre linee operative: 1) l?introduzione dei quadri
nelle cooperative di lavoro e in quelle di nuova generazione accanto alle
figure tradizionali, al fine di fornire quel valore aggiunto utile per la
loro competitività; 2) la creazione di cooperative costituite da soli quadri
altamente specializzati; 3) la costituzione di cooperative di ricerca quale
utile approdo per i giovani ricercatori e per una loro migliore collocazione
nel mercato del lavoro qualificato. Il Protocollo, inoltre, prevede la
costruzione di una rete tra cooperative per consentire loro di operare al di
fuori dei confini nazionali, soprattutto nei Paesi di nuovo ingresso UE,
nei quali si rileva una certa disponibilità nei confronti del non-profit ma una scarsa cultura cooperativa. Contesti in cui il modello italiano di fare cooperazione può apportare un rilevante contributo.
La riforma delle professioni introdurrà la formula cooperativa tra le forme
giuridiche attraverso le quali costituire società tra professionisti. Il
modello cooperativo, infatti, si è dimostrato perfettamente adeguato e
capace di mettere in condizione i professionisti e i quadri nei diversi
settori (ingegneri, architetti ecc) di esplicare al meglio le loro
professionalità.
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