Economia

Intesa Sanpaolo, nuovo comparto ecologico dei fondi pensione

Deciso dal consiglio di amministrazione sarà operativo dai primi mesi del 2020. Investirà solo in settori e compagnie che pongono al centro della loro attività fattori di natura ambientale, sociale e di governance con un focus sul tema del Climate change. La prima adesione ai Principles for Responsible Investment da parte del gruppo risale al 2013

di Redazione

Deliberata dal consiglio di amministrazione del Fondo Pensione a Contribuzione Definita del Gruppo Intesa Sanpaolo l’istituzione di un nuovo comparto (categoria Azionario) che investirà solo in settori e compagnie che pongono al centro della loro attività fattori di natura ambientale, sociale e di governance con uno specifico focus sul tema “Climate change”. Il nuovo Comparto sarà operativo dai primi mesi del 2020.

Da lungo tempo, del resto, i Fondi pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo prestano attenzione agli investimenti responsabili. La prima adesione ai Principles for Responsible Investment (Pri) promossi dalle Nazioni Unite per diffondere e sostenere l’investimento sostenibile e responsabile nella comunità finanziaria internazionale (www.unpri.org) risale al 2013.
I Principles impegnano gli aderenti a incorporare le tematiche Esg (Environmental, Social and Governance) nell’analisi e nei processi di investimento, nelle proprie politiche e pratiche aziendali, nel ricercare trasparenza su questi fattori nelle controparti, nel promuovere la responsabilità sociale nell’industria, nel cooperare su questo fronte e documentare le attività e i progressi. Tale innovazione è quindi coerente con l’attenzione che il Fondo pone su tutte le tematiche Esg.

Il comparto sarà gestito tramite fondi: la selezione ha suscitato l’interesse di 41 case di gestione, che hanno a loro volta proposto 77 fondi. Si tratta di una selezione di fondi armonizzati con mandati globali, tre anni di “track record” e con almeno 100 mln di euro di Aum, opportunamente mixati per rispettare i vincoli imposti dall’autorità di vigilanza e, in particolare, per limitare l’esposizione al rischio cambio.
Il Consiglio nello scorso mese di luglio ha deliberato un investimento iniziale in quattro fondi “dedicati” di primarie società (Dpam, Insight, Parvest, Mirova). Anche con la selezione dei gestori del nuovo comparto “Cimate change” si è stati particolarmente attenti a considerare l’impegno dei gestori scelti verso queste tematiche, valutando a 360 gradi tutte le iniziative, non solo rispetto ai “classici” criteri ESG e ad un’adeguata reportistica, ma anche rispetto alle iniziative di engagement e a quelle più innovative che valutano l’impatto degli investimenti sul miglioramento complessivo delle condizioni di sistema.

Il Fondo, d’intesa con i propri advisor, ha adottato innovative Linee Guida sugli investimenti Esg, condivise dal Consiglio, le quali in prospettiva, condurranno il Fondo ad indirizzare sempre più i propri investimenti in ottica Esg, nella convinzione che, nel medio periodo, solo investimenti sostenibili sono destinati a realizzare i migliori risultati per gli aderenti sia in termini di redditività che di rischiosità.
Il Fondo a Contribuzione Definita di Intesa Sanpaolo intende proporsi come uno dei promotori di un nuovo e più avanzato confronto tra i fondi pensione del settore del credito, sulle attività condotte sia in termini di effettiva adesione ai principi di sostenibilità che negli investimenti a favore dell’economia reale.

Coerentemente alla politica di impegno già attiva nei vecchi Fondi di Gruppo attraverso iniziative individuali supportate da consulenti specializzati, si sta valutando la fattibilità di aderire all’iniziativa europea di Iigcc, focalizzata sulle tematiche “Climate change” e, contestualmente, supportare le nuove iniziative di Unpri (ideatore dei Principles for Responsible Investment, di cui il Fondo è firmatario) finalizzate a favorire proposte a livello di sistema degli investitori istituzionali.

Gli investimenti ESG sono uno dei filoni principali su cui investe il Gruppo Intesa Sanpaolo che ha fissato la sostenibilità come obiettivo del Piano di Impresa e opera in questo comparto anche con Eurizon e Fideuram Investimenti SGR, le società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Eurizon è leader in Italia sui fondi Esg secondo i dati Assogestioni con un patrimonio a fine giugno di 6,5 miliardi di euro e un’offerta dedicata che comprende 28 prodotti. Dal 2017 ha integrato i principi ESG e SRI nel processo d’investimento. Nell’estate 2019 ha creato all’interno della Direzione Investimenti un team dedicato alla Corporate Governance & Sustainability.

Fideuram Investimenti SGR ha ottenuto da PwC la certificazione dell’intero processo di investimento dei prodotti SRI (Investimenti Socialmente Responsabili) secondo i principi Isae 3000 dell’International Auditing and Assurance Standard Board (Iaasb), lo standard internazionale per la verifica del reporting delle informazioni non economico-finanziarie.

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