Economia

Intesa Sanpaolo, l’unica italiana tra le 100 società quotate più sostenibili

Il gruppo si è posizionato al 41esimo posto della classifica stilata dalla rivista canadese Corporate Knights e presentata martedì al World Economic Forum di Davos. Solo il 2% delle società quotate mondiali è entrato in classifica

di Redazione

È l’unica italiana ad essere presente nella classifica delle 100 società quotate più sostenibili al mondo, stilata dalla rivista canadese Corporate Knights, specializzata in economia sostenibile.
Presentata martedì al World Economic Forum di Davos, la classifica ha analizzato 6000 gruppi, in base a 17 indicatori in ambito ambientale, sociale e di governance. Solo il 2% delle società quotate mondiali è entrato in classifica.

Il primato della top 100 è andato alla società di software Dassault Systèmes, mentre Intesa Sanpaolo è tra i primi 50, al 41esimo posto, una posizione che, ha commentato il CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, «conferma ulteriormente la nostra leadership nella sostenibilità. Siamo stati la prima Banca italiana ad emettere, nel giugno scorso, un Green Bond, esempio concreto del valore che assegniamo alla salvaguardia dell’ambiente per una società civile che abbia a cuore la salute e l’utilizzo intelligente delle risorse».

Ad aver contribuito positivamente al posizionamento del gruppo, secondo Intesa Sanpaolo, anche lo sviluppo di strategie coerenti nella gestione dei rischi e delle opportunità in campo ESG – Environment, Social e Governance, che ha permesso l’inserimento del titolo nei più importanti indici di sostenibilità, tra i quali i Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe) e il Climate A-List del CDP (Carbon Disclosure Project). « Aderire ai principali standard internazionali e impegnarsi verso l’ambiente, il sociale e la governance con strategia e dinamismo significa per noi agire concretamente nel rispetto dei temi importanti della vita e dell’economia», ha concluso Messina.

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