Non profit

Intervita sostiene la campagna refenderia contro la privatizzazione dell’Acqua

di Intervita

Impegnata in 13 paesi del Sud del mondo a fianco delle comunità più povere per costruire uno sviluppo sostenibile, Intervita Onlus (www.intervita.it), conosce bene il valore dell’acqua e l’importanza che essa sia per tutti un diritto e un bene inalienabile.

 

A fianco della grande coalizione sociale che da anni difende la gestione pubblica dell’acqua in Italia, Intervita sostiene il controllo e la partecipazione diretta dei cittadini nell’accesso all’acqua come bene comune e diritto per tutti e invita tutti a votare SI al referendum per l’acqua bene comune.

 

Nel Sud del mondo, dal Nepal al Kenya Intervita realizza progetti per garantire l’accesso all’acqua pulita e regole igieniche che per i bambini di moltissime comunità si traduce nella possibilità di crescere sani. 

“In Nepal, spiega Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita Onlus, il progetto Acqua e Servizi per l’Igiene punta a migliorare l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici e la conoscenza di pratiche igieniche corrette, grazie a un nuovo sistema di approvvigionamento idrico e nuovi servizi igienici per le famiglie. Particolarmente importante sarà, inoltre, l’attivazione di una gestione comunitaria dei processi gestionali, anche per favorire la consapevolezza della popolazione locale sulle questioni relative a salute, igiene e accesso all’acqua.”

Anche in Kenya, nel distretto di Manga, Intervita sta realizzando un pozzo trivellato che servirà sia l’ospedale distrettuale che le strutture del mercato locale, ma anche sistemi di protezione e recinzione per 12 fonti d’acqua cosicché animali e persone possano bere o attingere acqua da fonti separate, sempre per evitare il diffondersi delle malattie.

 

Costruzione di pozzi e punti di raccolta di acqua potabile, ma anche strutture igieniche e reti fognarie, l’obiettivo di Intervita nel Sud del mondo è di aumentare l’accesso all’acqua pulita come strumento per combattere le malattie e proteggere i bambini e le categorie più a rischio di contaminazione.

 

Sostenere Intervita è semplice: basta accedere al sito www.intervita.it e seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, paypal o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.

 

Chi è Intervita

L’Associazione Intervita Onlus è presente in Italia dal 1999 con la sede di Milano. E’ un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, aconfessionale, apartitica e indipendente, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli di popolazione nei paesi nel Sud del mondo. Per la realizzazione di progetti di sviluppo a medio e lungo termine Intervita Onlus opera con partner locali presenti nei Paesi del Sud del mondo. La peculiarità di Intervita Onlus è quella di realizzare progetti di sviluppo integrato: sceglie cioè di intervenire in zone con un alto indice di povertà dove, operando in diversi ambiti contemporaneamente (salute, istruzione, sicurezza alimentare, produzione, diritti dei bambini e delle donne, sostenibilità ambientale, partecipazione comunitaria), si propone di creare solide basi per uno sviluppo reale e duraturo delle comunità. Disponendo di team di professionisti in diversi settori, nel momento in cui si sono verificate catastrofi naturali nei paesi dove è presente, Intervita si è mobilitata per mettere a disposizione la propria esperienza nelle operazioni di primo soccorso e di ricostruzione, come in occasione dello tsunami che devastò la costa orientale dell’India nel dicembre del 2004 o dell’uragano Stan, che aveva colpito il Sud America e il Salvador nel 2005 e del ciclone Nargis in Myanmar nel maggio 2008.

Da dicembre 2010 Intervita Onlus aderisce all’Istituto Italiano della Donazione, che ne verifica annualmente i processi gestionali per l’uso chiaro e trasparente dei fondi raccolti.

DATI INTERVITA

42.000 sostenitori in Italia

800mila bambini, donne e uomini sostenuti da Intervita nelle comunità più povere del Sud del mondo

13 Paesi di intervento: Myanmar, Nepal, El Salvador, Nicaragua, Ecuador, Brasile, India, Cambogia, Filippine, Mali, Benin, Tanzania e Kenya.

 

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