Famiglia

Intervita onlus

Anche in Italia piace lo stile spagnolo che aiuta i bambini poveri del mondo a crescere

di Antonietta Nembri

Intervita Italia
via Valsugana 15, 20139 Milano
tel. 02.55231193 – 848.883388 www.intervita.it
Fondata nel 1999
Direttore: Marco Di Mauro
Scopo: sostegno a distanza

Con meno di un euro al giorno si può garantire un?adeguata alimentazione, un?assistenza sanitaria efficiente e un livello base di istruzione a un bambino che vive in un Paese povero. L?adozione, o sostegno, a distanza è la proposta per aiutare di Intervita onlus. L?associazione, nata poco meno di tre anni fa a Milano, è la sede italiana della Fundaciòn Intervida, una delle ong più grandi di Spagna dove è stata anche la prima a ricevere la certificazione di qualità ISO 9002 per la raccolta e il controllo dei fondi per l?aiuto al Terzo mondo. «Quando è nata, la Fundaciòn mescolava due stili per affrontare i problemi: quello imprenditoriale e quello delle ong. All?inizio si pensava solo di fare beneficenza e si organizzò una carovana per raccogliere fondi in tutta la Spagna», racconta Marco Di Mauro, direttore di Intervita, «e fecero 4mila adozioni a distanza». Quando si pensò di aprire una sede staccata si scelse l?Italia, per la vicinanza culturale.
«La prima finalità», spiega Marco Di Mauro, «è sostenere lo sviluppo nei Paesi più poveri e il nostro lavoro è soprattutto a favore dei bambini che sono i soggetti più esposti». Intervita opera direttamente nei Pvs, senza intermediari, anche perché, grazie a una équipe di personale qualificato, vengono realizzati progetti specifici di intervento, come reti idriche, fognature, scuole, centri di assistenza medica. Intervita lavora a fianco dei genitori del bambino, così da accompagnare nella crescita e nello sviluppo la sua famiglia e l?intera comunità. I bambini adottati a distanza da Intervita vivono in Perù, Bolivia, Guatemala, Salvador, India, Bangladesh e Mali. «Stiamo crescendo molto, anche perché lo stile e le proposte che facciamo in Italia hanno una buona accoglienza. Inoltre», continua, «siamo inseriti nel coordinamento Gabbianella».
La raccolta fondi (in Italia sono già 46mila le famiglie che sostengono Intervita) ha anche un altro valore: aiuta a sensibilizzare le persone a rendersi conto della condizione di vita negli altri Paesi. «Alla fine», conclude Di Mauro, «è un problema di cultura».

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