Non profit
Intervita lancia l’allarme: “Non abbassiamo la guardia verso il turismo sessuale”
La legge 269 del 1998 è uno strumento prezioso per fermare i turisti del sesso che abusano di minori
di Intervita
Tempo di vacanze per moltissimi italiani e Intervita Onlus lancia un appello affinché non si abbassi la soglia di attenzione nei confronti del fenomeno del turismo sessuale, piaga che affligge ogni anno 10 milioni di bambini e ragazzi nel mondo. In particolare, la Ong milanese, che da tempo si batte contro questo grave problema con progetti in Brasile e Cambogia e attraverso la campagna di sensibilizzazione in Italia Vite Invisibili, intende ricordare come il nostro paese sia all’avanguardia nella lotta al turismo sessuale, grazie all’approvazione legge 269 del 1998 dal titolo “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”.
Di particolare rilievo sono gli articoli 5 e 10: il primo afferma infatti la responsabilità di operatori di servizi turistici che organizzano o favoriscono attività di sfruttamento sessuale dei minori, punibili con la reclusione da sei a dodici anni. Mentre l’articolo 10 ha un’importanza fondamentale perché asserisce esplicitamente la punibilità dei cittadini italiani che commettono i reati di abusi sessuali con minori anche se tali reati vengono commessi all’estero.
“Siamo convinti che l’arma più efficace sia la collaborazione tra il nostro impegno e quello dei singoli cittadini – ha dichiarato Daniela Bernacchi, Direttore Generale di Intervita – e li invitiamo ad avvisare le forze dell’ordine italiane nel caso in cui si imbattano in fenomeni di questo tipo. Sono 80.000 i nostri connazionali che partono ogni anno verso le mete del turismo sessuale, il 20% dei viaggi internazionali è a fini sessuali e il 3% di questi ha come protagonisti i pedofili: abbassare la guardia, soprattutto in questo periodo dell’anno, è senza dubbio qualcosa che non ci possiamo permettere”.
Per combattere questo grave fenomeno, Intervita sostiene in Brasile, nella zona di Fortaleza, un progetto finalizzato alla creazione di reti di turismo comunitario, che permettano di sfruttare i vantaggi del turismo, senza per questo trascurare il rispetto della dignità delle persone. In Cambogia, poi, Intervita opera con due progetti di assistenza ai minori vittime dello sfruttamento sessuale e della tratta di esseri umani, sostenendo il centro di accoglienza e recupero di Battambang e investendo nel sostegno alle comunità locali e nella formazione professionale nella regione di Svay Rieng; inoltre nella capitale Phnom Penh sostiene un progetto per la formazione e la sensibilizzazione degli operatori locali che lavorano con i turisti. In Italia, Intervita realizza la campagna “Vite Invisibili”, promuovendo così un’attività di sensibilizzazione sociale, di prevenzione dello sfruttamento sessuale dei minori nel turismo e di raccolta fondi a favore del recupero delle vittime dello sfruttamento sessuale.
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