Politica

Intervista al magazine, le precisazioni di Barbieri

Il neo portavoce invia una nota alla readzione in merito al suo intervento sul numero del mensile in edicola. Volentieri la pubblichiamo con una breve replica

di Redazione

In merito all'intervista pubblicata sul numero del magazine in edicola, il portavoce del Forum del Terzo settore Pietro Barbieri ci ha inviato le precisazioni che pubblichiamo integralmente:

 

LA NOTA DI BARBIERI
«1. L'intera intervista è connotata
dalle tensioni tra organizzazioni del Forum nella fase di rinnovo delle cariche, rese esplicite dall'episodio riguardante le Misericordie. E' comprensibile come questo possa rappresentare una notizia ben più interessante della discussione di merito e sopratutto della straordinaria innovazione che questa assemblea ha portato: il rafforzamento del percorso del Portavoce Unico quale sintesi unitaria nella complessità di organizzazioni di cultura diverse e connotate da attività' che rappresentano la straordinaria ricchezza del Terzo Settore italiano. Nei quattro anni passati si è consolidato, quindi, un nuovo progetto del Forum che ha reso più forte il senso di appartenenza. Inevitabilmente ciò comporta una maggiore attenzione da parte delle organizzazioni che ne fanno parte ed una espressa volontà di voler offrire la loro partecipazione come impulso ad un ulteriore salto di qualità della rappresentanza del Terzo settore italiano. L'assemblea è stata caratterizzata da una forte richiesta di essere parte di questo nuovo processo. Nella fase elettiva, poi, si scontano i fenomeni ordinari della democrazia che come diceva Churchill è pur sempre il miglior sistema.

2. La differente impostazione, tra l'era Olivero ed il mio mandato, si ritrova nell'articolazione del documento assembleare di ben quindici pagine, una complessità resa possibile dalla capacità di chi ha garantito la governance nei precedenti quattro anni. Ovviamente, poi, esistono caratterizzazioni diverse fondate sull'esperienza associativa di cui ognuno di noi é portatore.

3. Proprio questa diversità é la ricchezza del Forum che si trasforma in autorevolezza nel momento in cui avviene la condivisione profonda di merito sulle questioni sociali, educative ed ambientali del nostro paese. La questione del rapporto con la politica é un nodo rilevante del rapporto tra la rappresentanza del Terzo settore italiano ed il Governo e il Parlamento. Quale parte sociale,  il Forum, è incline, naturalmente, a prevedere incompatibilità delle proprie cariche con quelle politiche. Non vi è alcuno ostacolo, invece, a che le organizzazioni aderenti si orientino in altra direzione. Non vi è nessun giudizio nell'affermare che l'organizzazione da cui provengo si pone come rappresentanza del mondo della disabilità e quindi adotta un principio di incompatibilità con cariche politiche analogo a quello del Forum, sia pur senza aver esplicitato un regolamento ad hoc.

4. La questione relativa alle risorse che il Forum gestisce, come viene riportata nell'intervista, è quella che più si allontana da ciò che e' la realta' dei fatti che conosco e che ho espresso ovunque ne abbia avuto la facolta'. Anzitutto va affermato con chiarezza che non vi è nessuno spreco sul quale mettere le mani nell'ambito del Forum. La motivazione dei collaboratori del Forum è talmente rilevante che li porta ad una straordinaria flessibilità di impegno che consente al Forum di garantire operatività anche di carattere progettuale. Tutto ciò con remunerazioni che non hanno arricchito nessuno, anzi. La selezione dei collaboratori nazionali è avvenuta con criteri di merito talvolta selezionando delle professionalità interne alle reti del Forum, talvolta con bando pubblico. Nel primo caso alcune organizzazioni hanno sacrificato loro capacità (a partire dalla carica di vertice politico, l'ex portavoce) mettendole a disposizione di tutte le reti di volontariato, promozione sociale e cooperazione rappresentate nel Forum. È grazie a questo sacrificio che il Forum ha potuto dotarsi di progettualità proprie che le organizzazioni membre non avrebbero mai potuto realizzare singolarmente, perlomeno con altrettanta autorevolezza. Grandissima parte di tali progettualità è interdipendente in un parternariato con CSVNET e CONVOL. Quel luogo garantisce reciprocità e condivisione delle scelte tra le quattro organizzazioni che lo hanno sottoscritto. Non poteva non accadere che il luogo decisionale del patto in alcuni casi, si potesse sovrapporre funzionalmente al coordinamento del Forum. L'assemblea ha rilanciato la necessità di non dare per scontato nessun passaggio di condivisione di ogni scelta intrapresa. Ecco a cosa si riferisce il richiamo ad una maggiore collegialità. Al contempo il principio di inclusivita' implica la scelta di rendere effettiva la richiesta di partecipazione da parte di tutti i membri del Coordinamento ad ogni passaggio. La condivisione e' uno sforzo per tutti.

Aggiungo che è singolare che possa essere avanzata una domanda così generica su quel fronte senza citare alcun fatto. La riduzione di una questione complessa sui meccanismi decisionali ad una spending review, sembra un'imbarazzante deriva mediatica verso un possibile scoop fondato su un pregiudizio verso il no profit tipico di ben altre testate, alla quale un autorevole voce del Terzo settore italiano come quella di Vita, di solito non si presta.

 

LA REPLICA DI VITA
Caro Barbieri, prendiamo atto e volentieri pubblicchiamo la nota con cui ha voluto precisare il suo pensiero rispetto all’intervista pubblicata sul magazine in edicola. Una sola osservazione rispetto al punto 4. Vita non ha mai accusato il Forum di sprechi, semmai alcune ombre sulla gestione finanziaria sono emerse nel dibattito assembleare che ha portato alla sua elezione di cui già avevamo dato conto su questo sito. Da qui la domanda sulla necessità o meno di una spending review. Domanda legittima, a cui lei già sul giornale risponde altrettanto legittimamente argomentando il suo no. Nessun intento sensazionalistico, solo la richiesta di un suo parere sulla questione. Per il resto le assicuriamo che Vita è e continuerà ad essere a fianco di un Forum speriamo sempre più rappresentativo e autonomo, come lei stesso ha affermato di volere.
Con stima
Stefano Arduini


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