Politica
Intervento di Costalli al Consiglio Generale di Mcl a Roma
A seguire alcune delle richieste più significative che il Movimento Cristiano Lavoratori ha rivolto ieri, nella persona del suo presidente, al nuovo Governo
di Paolo Manzo
Rispetto per la vita e la famiglia, sviluppo delle politiche del lavoro, compimento della Tav e del ponte di Messina, non stravolgimento delle leggi Biagi e Moratti: queste alcune delle richieste più significative che il Movimento Cristiano Lavoratori rivolge al nuovo Governo. Nella relazione con cui il presidente del Mcl Carlo Costalli ha aperto ieri a Roma il Consiglio Nazionale del Movimento, è stata ribadita la totale contrarietà a iniziative su valori e principi ?non negoziabili?, ?in nome dei quali il Mcl, storica associazione dei lavoratori cattolici, è pronto a fare una durissima opposizione se ci si dovesse render conto che davvero è in corso un ?colpo di mano? per stravolgere i risultati del referendum sulla legge 40, introducendo provvedimenti che sovvertono il valore della vita (eutanasia, ecc.) e della famiglia (Pacs, ecc.)?.
Costalli, alludendo ai cattolici eletti con l?Unione, ha ribadito che ?la difesa della vita dal concepimento fino al suo termine naturale, la famiglia fondata sul matrimonio, la possibilità per i genitori di scegliere liberamente l?educazione dei propri figli, sono principi ?non trattabili? per il cristiano che voglia dirsi tale. Ed è un discorso che vale anche se questi dovesse aver votato per il centro-sinistra, magari per antipatia verso Berlusconi: di fronte a quanto sta accadendo in questi primi giorni del nuovo Governo non è possibile non preoccuparsi. Per questo il Mcl sarà durissimo nel condannare iniziative analoghe a quelle del Ministro Mussi, che vorrebbe reintrodurre la ricerca sulle cellule staminali?.
Riguardo ai temi del lavoro, il leader del Mcl chiede al Governo Prodi di ?avere il coraggio, non solo a parole, di assumere come priorità l?esigenza di una ripresa dello sviluppo. In particolare occorre riposizionare il sistema produttivo in termini competitivi nei confronti degli altri Paesi europei e nell?economia globale?, attraverso una serie di misure molto specifiche: riduzione del costo del lavoro in modo mirato per salvaguardare le categorie svantaggiate, le aziende innovative e quelle che fanno assunzioni a tempo indeterminato; rivalutare il Sud quale risorsa per il Paese, prevedendo una fiscalità di vantaggio; favorire processi veri di liberalizzazione degli assetti monopolistici, specie nei servizi e nelle public utility; portare a termine l?ammodernamento delle infrastrutture, a cominciare da Tav e Ponte di Messina.
Per Mcl inoltre è necessario riconoscere l?esigenza di una moderna flessibilità del mercato del lavoro, senza abolire le buone riforme fin qui approvate – come la legge Biagi che, anzi, va completata delle parti ancora mancanti, per darle completa attuazione. ?E? ora di avere il coraggio di ammodernare il Paese, prima che sia troppo tardi, anche superando le chiusure della Cgil, che continua ad avere un atteggiamento antistorico e, nei fatti, conservatore, seguitando a rappresentare l?impresa come il luogo dello sfruttamento dell?uomo sull?uomo. Questa impostazione antistorica spiega l?ostilità preconcetta alla legge Biagi, quando noi siamo convinti che l?ottusa conservazione delle vecchie politiche penalizza tanto l?impresa quanto i lavoratori. E come per la legge Biagi, Mcl invita il Governo a evitare lo stravolgimento della riforma Moratti, ritenuta fondamentale per l?ammodernamento dell?istruzione e dei percorsi di formazione.
Costalli si è detto favorevole alla ?coalizione sociale?, lanciata dal Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, ma a due condizioni: ?il rispetto dell?autonomia e la negazione del concetto di ?Governo amico?. Il punto critico sarà naturalmente quello delle risorse: sarà importante vedere come il Governo si rapporterà con gli Enti locali abituati a ?battere cassa? col Governo Berlusconi e, spesso, abituati anche a scialacquare. Sia ben chiaro comunque il nostro no assoluto a nuove tasse?.
Quanto al prossimo referendum, infine, il Mcl è dell?avviso che si debba lasciare libertà di coscienza ai cittadini, riconoscendo nella riforma approvata diversi punti positivi ma anche alcune aree di non chiarezza. Rimane comunque la richiesta, qualunque sia l?esito del voto, di arrivare ad eleggere un?Assemblea costituente, espressione della scelta dell?intero elettorato.
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