Mondo

Internet: nel Laos ci si connette pedalando

Gli abitanti di Phon Kham sono in grado di accedere a Internet in sella a speciali biciclette-dinamo. Grazie alla Fondazione benefica di un ex veterano Usa

di Benedetta Verrini

Navigatori o ciclisti? A Ban Phon Kham, piccolo villaggio del Laos, i cybernauti appartengono certamente alla seconda categoria. Abituati da sempre a vivere senza elettricità, e dunque senza mezzi di comunicazione di massa, dal 14 febbraio scorso gli abitanti di Phon Kham sono in grado di accedere a Internet comodamente (si fa per dire…) sistemati “in sella” a speciali biciclette-dinamo in grado di generare energia sufficiente per andare in rete. Anche in assenza di telefoni. La storia, riportata in un lungo articolo di Fabiano Massimi su La Stampa web di lunedì 10 febbraio, è il risultato del lavoro di una dozzina di ingegneri informatici di Laos, Svezia Thailandia e Stati Uniti, che hanno lavorato insieme e gratuitamente per progettare un sistema capace di coprire miglia e miglia di giungla fitta. Il risultato delle loro sperimentazioni è il «Jhai Pc», un computer di plastica dalle dimensioni più ridotte di un portatile, costruito per sopravvivere al caldo torrido e alle piogge monsoniche e alimentabile tramite energia cinetica, ovvero pedalando, come per i fanali di una normale bicicletta. Il progetto fa capo alla Fondazione Jhai, un gruppo fondato dal veterano del Vietnam Lee Thorn allo scopo di rimediare ai danni della guerra cui partecipò come invasore. «La speranza – racconta Thorn – è che il progetto aiuti gli abitanti della zona, economicamente depressa, a sviluppare gli affari grazie alla Rete e uscire così dalla miseria». «È la prima volta – aggiunge – che un villaggio rurale del Terzo Mondo non dotato di telefoni viene messo in condizione di andare in Rete. Ma stiamo cercando di rendere il sistema il più semplice possibile, così da poterlo esportare in qualsiasi parte del mondo». Il principio sembra ben applicato, se si pensa che le cinque biciclette, comprate in India a un costo risibile, generano cinque minuti di navigazione con un minuto di pedalate».


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