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INTERNET. A ottobre le linee guida del Vaticano su web e cultura digitale
Lo ha annunciato mons. Celli, capo del dicastero della Comunicazione: quando si parla di comunità cristiane, occorre tenere presenti i diversi contesti culturali cui si fa riferimento
di Giulio Leben
Arriva il prossimo ottobre il nuovo documento Vaticano su Internet e la cultura digitale. Ad annunciarlo e’ stato mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali (Pccs), in un’intervista al Sir, l’agenzia stampa della Cei. Mons. Celli ha fatto riferimento al precedente testo vaticano in materia, Aetatis Novae, pubblicato nel 1992, in un’epoca in cui Internet di fatto non esisteva ancora almeno nella sua dimensione di massa e globale.
”Considerando gli sviluppi in atto – ha affermato il presidente del Pccs – i vescovi hanno iniziato a riflettere su un nuovo documento. In sostanza, un aggiornamento dell’Istruzione Aetatis Novae, che risale al 1992, quando – si puo’ dire – Internet ancora non esisteva”. ”Le nuove tecnologie – ricorda mons. Celli – hanno indotto nuovi atteggiamenti, nuove sensibilita’. Senz’altro i principi fondamentali dell’Aetatis Novae restano validi. Pero’ sono necessarie alcune linee guida per una pastorale che tenga conto delle nuove realta”’.
Ecco dunque che il nuovo documento, che probabilmente verra’ presentato ”ai membri dell’assemblea plenaria del dicastero, in ottobre”, ha l’obiettivo di ”far vedere come la Chiesa si pone nella nuova cultura digitale, utilizzando quei mezzi che la tecnologia mette a disposizione”.
Riguardo all’accoglienza da parte delle comunita’ cristiane di un aggiornamento dell’insegnamento della Chiesa sulla comunicazione, il presidente del Pontificio Consiglio precisa che ”quando si parla di comunita’ cristiane, occorre tenere presenti i diversi contesti culturali cui si fa riferimento. Si puo’ ben immaginare che e’ diverso l’atteggiamento delle comunita’ cristiane d’Europa o degli Stati Uniti da quelle di un Paese in via di sviluppo, dove la crescita umana e socio-culturale e’ frenata da diversi problemi”.
Tuttavia ”l’augurio e’ che l’insegnamento della Chiesa possa far riflettere le comunita’ anche su questi aspetti. Perche’, come auspica il Papa nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali di quest’anno, certe fasce della popolazione mondiale non siano tenute lontane dal cammino di sviluppo favorito dalle nuove tecnologie”.
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