Welfare

Intelligenza artificiale e occupazione del futuro, presentati i dati di Fondazione EYU

Illustrati a Milano, presso Talent Garden, i risultati della ricerca “Human-Machine: New Policies for the Future of Work” promossa da Fondazione EYU, in partnership con Google

di Redazione

Quale impatto avranno l’automazione e la digitalizzazione sul futuro del lavoro? Come coniugare progresso tecnologico, occupazione e protezione dei diritti dei lavoratori?

Di questo si è discusso a Talent Garden, in occasione della presentazione di “Human-Machine: New Policies for the Future of Work”, progetto promosso dalla Fondazione EYU, in partnership con Google, ed in collaborazione con alcune tra le più importanti fondazioni progressiste d’Europa – FEPS (Foundation for European Progressive Studies), Jean Jaurès, Res Publica e Johannes Mihkelson Centre.

I risultati dello studio sono stati presentati da Carlo Stagnaro, coordinatore e membro del gruppo di ricerca Tortuga che ha illustrato le molteplici dimensioni del rapporto tra automazione, produttività, occupazione e disuguaglianze, con una particolare attenzione alle diverse proposte di policy.

Ad aprire Il dibattito che ne è seguito è stato il senatore del Pd Tommaso Nannicini che ha sottolineato come la tecnologia, di per sé, non sia mai neutrale e il fatto che venga vissuta come opportunità e non come minaccia dipenda innanzitutto dalla politica, dalla sua capacità di redistribuire equamente i benefici di tale sviluppo tra il maggior numero possibile di persone.

«Siamo chiamati a gestire e mediare questa grande rivoluzione digitale», ha concluso, «senza dimenticare che nel mediare quella industriale ancora c’è tanto dafare».

È questa, dunque, una delle sfide prioritarie del riformismo europeo. Sarà sempre più importante che le fondazioni e i partiti progressisti promuovano momenti di confronto sulle conseguenze dell’intelligenza artificiale ed individuino policies comuni per governare i cambiamenti dettati dall’innovazione tecnologica. “Human-Machine: New Policies for the future of Work” rappresenta l’impegno della Fondazione EYU per trovare soluzioni sostenibili ed inclusive, e anche i prossimi due appuntamenti del progetto, previsti a Parigi e Lisbona tra aprile e maggio, saranno animati dalla volontà di fornire un contributo scientifico al dibattito in corso.

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