Formazione

Integrazione a scuola: l’Italia arranca

Secondo un'indagine del British Council, il 43% delle discriminazioni avviene su base razziale. il dato più alto in Europa

di Redazione

Integrazione a scuola: siamo tra i più indietro d?Europa. Almeno secondo gli studenti che hanno partecipato allo studio del British Council («Inclusion and Diversity in Education») che verrà presentato oggi durante il convegno "Scuola e studenti di origine straniera: quali problemi? Quali soluzioni? alla fondazione Cariplo.

L'indagine, svolta ad inizio 2008 in nove paesi membri dell'Unione Europea ha coinvolto 3 mila e 500 studenti tra i 13 e i 17 anni, il 44% dei quali sono stranierti di prima e seconda generazione nei paesi nei quali frequentano le scuole. Il 63% del campione conferma che le discriminazioni a scuola sono diffuse. Nonostante ciò, l'80% dà un giudizio positivo dell'impegno dell'istituzione scuola sul fronte dell'integrazione.

Le discriminazioni più gravi avvengono a causa delle differenze di aspetto fisico, della disabilità e del colore della pelle, ma anche in base al vestiario e alle condizioni economiche. Ma con gradi diversi a seconda del paese. Mentre negli istituti stranieri il 30% degli atti discriminatori avviene a causa del «colore della pelle», in quelli italiani il dato sale al 43%. Ed è il più alto in Europa.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.