Volontariato

Intanto la Sicilia si aggiudicaun bando ad hoc

Via libera "sui generis" a 260 giovani dell'isola

di Redazione

Servizio civile a statuto speciale in Sicilia. Nel giro di due settimane, dal 5 al 22 agosto, 40 enti che hanno avuto uno o più progetti esclusi o non finanziati nel bando regionale da 2.433 posti dello scorso giugno, hanno presentato ricorso. Ricorsi, si badi bene, non al Tar, ma all’assessorato competente, quello di Famiglia e Politiche sociali, che prima li ha accettati e poi ha pubblicato a tempo di record, il 29 agosto, una nuova graduatoria, in cui i punteggi dei “contestanti”, (soprattutto enti pubblici), sono di colpo cresciuti anche di 8 punti.
La Regione si è trovata così a dover finanziare 260 nuovi avvii di 20 enti che hanno superato la soglia dei 54 punti. Cosa che è avvenuta grazie al via libera dell’Unsc che il 5 settembre ha assegnato al servizio regionale siciliano, all’interno del bando straordinario per ciechi e grandi invalidi, proprio 260 nuove posizioni.
«Noi abbiamo solo dato il via libera a una richiesta della Regione Sicilia. E il finanziamento non è pesato sul nostro bilancio», chiarisce Leonzio Borea, capo dell’Unsc. «Comunque la si giri, resta il fatto che, con il riformularsi della graduatoria, molti enti che, come noi, avevano ottenuto 53 e 52 punti e avevano il posto assicurato in caso di bando straordinario, saranno penalizzati in base a una procedura certamente non ordinaria e rapidissima», attacca Ciccio Biondolillo, responsabile del Gruppo solidale Aurora.


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