Mondo

Inside Man, un guru per Okkupy

di Giuseppe Frangi

Lui è un operatore finanziario di primo piano. Conosce alla perfezione
i meccanismi che regolano questo mondo impazzito. Da oltre un anno tiene una rubrica seguitissima su Vita. In queste pagine ne abbiamo fatto una selezione. È una storia vera dell’anno che se ne vaInutile chiedergli qualcosa sulla sua attività. Inutile chiedergli come concilia la sua professione di operatore finanziario con quella di controinformatore, che ne ha fatto un punto di riferimento per gli “okkupy” italiani. Le sue rubriche settimanali su Vita sono lettissime e le analisi che contiene in 2.500 stringatissime battute sono materia di discussione, di dibattito per quella specie di samizdat che è oggi l’informazione finanziaria non omologata.
Ogni settimana Inside Man solleva un velo sui veri meccanismi che spiegano quanto sta accadendo. Togli i veli dall'”isola del tesoro” (è il titolo della sua rubrica). Qualche esempio? L’11 ottobre spiega come le prime quattro banche americane detengano il 96% dei 250mila miliardi di dollari dei contratti derivati in essere. Una nuova bomba pronta ad esplodere. Qualche settimana dopo racconta come General Electric, usando deduzioni e scappatoie con una dichiarazione dei redditi lunga 5.700 pagine, è riuscita a non pagare un solo dollaro di tasse sui 14 miliardi di utili. «Abbiamo una visione da “orsi”», dice schernendosi. «Siamo naturalmente pessimisti, ma questo ci porta ad essere più realisti».

Non fatevi “tosare”
Inside Man non dice nulla di se stesso, ma per una volta, coerentemente con la sua filosofia tutta open source, accetta di svelare quali sono le fonti su cui si informa. «Oggi l’informazione finanziaria è pensata solo per “tosare” tutti i poveretti che si fidano. È una cosa che ritengo insopportabile. Scrivendo le cose che scrivo non ho illusione di cambiare nulla, ma mi piacerebbe che le cose scritte servissero alle persone a non cascare negli inganni. Mi piacerebbe che le rubriche mettessero in movimento la curiosità dei lettori a cercare altre risposte rispetto a quelle che l’informazione omologata quotidianamente propina». Ma come aggirare i dati confezionati ogni giorno da governi e da banche centrali? L’approccio non può essere impovvisato e un po’ di conoscenza storica controcorrente è un presupposto imprescindibile. Inside Man, ad esempio, considera lettura quasi obbligatoria l’ultimo libro di Geminello Alvi (Il capitalismo, vedi intervista a pagina 6 in questo numero), un economista che ha vissuto il sistema da dentro (è stato anche consigliere di Banca d’Italia), e che quindi ne conosce tutti i meccanismi: «Ha uno sguardo di grande competenza sulla storia recente che gli permette un approccio assolutamente fuori dagli schemi sulla storia attuale».

Imparare a schivare
Com’è organizzata la giornata di un controinformatore? Il primo sito del mattino è finviz.com. Sta per “Financial visualization” e presenta, riepilogati in una schermata, tutti i mercati mondiali, commodity e valute attraverso grafici aggiornati in tempo reale. Poi c’è zerohedge.com, il sito più letto e più temuto, con le sue firme misteriose ma sempre informatissime, con gli occhi sempre ben aperti su tutte le mosse del Fondo monetario e della Bce.
La rassegna stampa più interessante è quella dello svizzero Jesse, sul suo blog (vedi box in questa pagina). Ma ci sono pure buoni punti di informazione in italiano, come la nota settimanale di Alessandro Fugnoli, un passato da Head of Research e Investment Strategist presso Abaxbank, oggi presso la società di gestione Kairos (sul cui sito pubblica le sue analisi).
Ma il vero punto di riferimento è l’International Business Editor del Daily Telegraph, Ambrose Evans-Pritchard, un analista lettissimo e controcorrente che dal sito di un giornale conservatore divulga le sue analisi spietate contro la nuova tecnocrazia che governa il Vecchio continente. Non usa mezze parole, quando parla di un «EU technocrat Putsch» che ha sconvolto la politica europea. Scrive il 20 dicembre: «Almost 97pc of the European Union’s population is now governed by conservative or Right-leaning coalitions, or EU-imposed mandarins».
«La cosa che mi preme», chiude Inside Man, «è indicare a chi mi legge la strada per schivare le trappole che la grande finanza tende per drenare i risparmi della gente per bene. È una rubrica che spero faccia crescere buoni “schivatori”».


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