Formazione
Insegnanti non abilitati, governo assicura soluzione
Lo ha detto ieri il ministro Giarda in Parlamento, ribadendo che per l'accesso al TFA sarà valutato il servizio prestato
di Redazione
«Si dà assicurazione che sono all’esame ipotesi diverse per garantire, a quanti già insegnano da anni nella scuola senza abilitazione, di conseguire il titolo abilitante, nel riconoscimento della professionalità maturata». Lo ha detto ieri il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, rispondendo a una nuova interrogazione in Parlamento sul tema dell’accesso al TFA dei docenti non abilitati ma con alle spalle parecchie ore di insegnamento reale in classe.
Giarda ha precisato che il decreto per l’accesso al TFA prevede sia la valutazione dei test preliminari sia, dopo il suo superamento, la valutazione dei titoli culturali e di servizio posseduti da ciascun aspirante insegnante. «Nell’ambito della valutazione dei titoli, particolare rilievo viene attribuito al servizio di insegnamento prestato, per il quale, a differenza dei titoli di studio, non è previsto alcun limite massimo», ha detto Giarda. «Una ulteriore valorizzazione del servizio è poi prevista dal comma 13 dell’articolo 15 del regolamento, secondo cui il servizio maturato per almeno 360 giorni vale a coprire dieci dei crediti formativi di cui all’articolo 10, comma 3, lettera b), relativi al tirocinio, e nove dei crediti formativi di cui all’articolo 10, comma 3, lettere c) e d), relative alle didattiche e ai laboratori. Il successivo comma 14 stabilisce, infine, che, a parità di punteggio, prevale il candidato che abbia una maggiore anzianità di servizio nelle istituzioni scolastiche».
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