Non profit

Insegnanti di sostegno, cambiano gli organici

Handicap, Novità per i disabili nella Finanziaria 1998

di Carlo Giacobini

Sono il padre di un ragazzo portatore di handicap, che frequenta la seconda classe della scuola media inferiore. Vorrei sapere con esattezza cosa prevede il disegno di legge collegato alla finanziaria del 1998 per l?integrazione scolastica dei disabili. Un problema, questo, che sta a cuore a molti genitori come me che si trovano a dover affrontare quotidianamente i problemi legati all?inserimento sociale e scolastico dei propri figli.
Giuliano R., Varese

Risponde Carlo Giacobini
Il disegno di legge collegato alla finanziaria del 1998, approvato dal Senato pochi giorni fa, contiene norme che interessano le persone con disabilità e le loro famiglie. In particolare, per rispondere al suo quesito, sull?aspetto dell?integrazione scolastica, la norma ribadisce che l?inserimento dei disabili può essere garantito ricorrendo, tra l?altro, a un?ampia flessibilità organizzativa e funzionale.
In base alle nuove disposizione, sono cambiati gli standard precedentemente fissati, cioè un insegnante ogni quattro ragazzi disabili, e che erano rapportati sia alla presenza di portatori di handicap nelle strutture scolastiche sia alle decisioni del provveditore.
Adesso, relativamente alla dotazione organica – su base provinciale – degli insegnanti di sostegno, viene prevista la presenza di un insegnante per ogni gruppo di 138 alunni che frequentano istituti scolastici statali della provincia di riferimento. Si comprende bene come questa nuova proporzione sia largamente inadeguata, soprattutto se vista in prospettiva. Infatti, di fronte a una diminuzione delle iscrizioni , in percentuale si assiste all?aumento del numero di studenti con disabilità .
La norma consente, comunque, una scappatoia: si prevede cioè la possibilità di assumere a tempo determinato insegnanti di sostegno in caso di gravi disabilità. Questa soluzione, però, non farebbe altro che favorire il fenomeno del precariato.
La decisione di assumere gli insegnanti sarebbe affidata ai singoli istituti, in base alla loro disponibilità economica, e non più ai provveditorati.

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