Sostenibilità

Inquinamento: negli Usa la guerra dei termometri

Un istituto di investimento responsabile e un'organizzazione per la tutela ambiente in campo sanitario stanno costringendo industrie, farmacie e ospedali a ritirare gli apparecchi al mercurio

di Giampaolo Cerri

Negli Usa scomparirarnno presto i termometri a mercurio che sono la fonte di inquinamento più importante per quanto riguarda questa pericolosa neurotossina nelle discariche delle città americane.
Una campagna lanciata lo scorso anno da Health Care Without Harm (HCWH) and Walden Asset Management per chiedere la cessazione della loro produzione sembra aver avuto ragione. HCWH è una coalizione per la promozione delle tematiche ambientali nell’industria biomedica mentre Walden Asset Management è la società di investimento responsabile della United States Trust Company of Boston.
In questi giorni, cinque fra le più grandi catene di farmacie americane hanno infatti accettato di ritirare dalla vendita i termometri al mercurio. Si tratta di CVS (quota in borsa con il ticker CVS, 3,969 farmacie), Rite-Aid (3,730), Walgreen (WAG, 3,140), Wal-Mart (2,963), and Eckerd (2,641).
Manca all’apperllo la Kroger (quotata KR) che non sembra volersi impegnare a fare altrettanto con le sue 1,591 rivendite.
«Ci aspettiamo una risposta positiva», ha detto a Socialfunds.com Kenneth Scott, ricercatore sociale e gestore presso la Walden che sta prendendendo in esame una “shareowner action”, ovvero una campagna dell’azionista contro la Kroger e la Cardina Health’s (ticker CAH) che con la Medicine shoppe gestisce 1.305 punti vendita.
Dopo i termometri Walden and HCWH puntano a bonificare dal mercurio tutta l’industria sanitaria: prossimo obiettivo gli ospedali dove, oltre ai termometri, sono nel mirino gli apparecchi per la pressione di vecchia concezione e i dilatori esofogei, alcuni dei quali contengono il metallo liquido.
A questo scopo Walden ha già intavolato una trattativva con initiated dialogue The Health Care Company, proprietario e gestore di otlre 200 ospedali in 24 stati dell’Unione ma anche in Inghilterra e Svizzera. HCA sembra non essere intenzionata ad accettare la richiesta e Walden ha già chiesto che HCA renda conto ai propri azionisti di quanto intende fare sulla questione mercurio entro il settembre di quest’anno.
A supporto della propria richiesta, Walden cita un rapporto dell’Environmental Protection Agency (EPA), secondo la quale «la combustione di rifiuti ospedalieri genera circa il 10 percent dell’inquinamento atmosferico da mercurio».
Oltre 600 fra ospedali e clinche, fra le quali quelle della Kaiser Permanente e del National Institutes of Health, hanno volontariamente accettato di azzerare il proprio inquinamento da mercurio entro il 2005.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.