Sostenibilità

Inquinamento: ecco cosa fare

I suggerimenti delle associazioni ambientaliste

di Gabriella Meroni

Per combattere l’aria avvelenata che si respira nelle città arriva la ricetta antismog delle associazioni ambientaliste. La proposta è di Legambiente, impegnata in questi giorni in manifestazioni di protesta in tutta Italia contro l’aria avvelenata che si respira nelle città. Ma ha detto la sua anche il Wwf, che ha presentato una ricetta in tre punti per limitare le emissioni inquinanti. C’è bisogno di un piano di lungo respiro per restituire alle nostre città un’aria accettabile – ha affermato il presidente di Legambiente, Ermete Realacci – e c’è bisogno a livello nazionale di una politica governativa che inverta la rotta: oggi abbiamo un esecutivo disposto a spendere più di 10 mila miliardi di lire per un’opera assurda, il ponte sullo stretto di Messina, con il fine di accorciare di un quarto d’ora i tempi di attraversamento dalla Calabria alla Sicilia. Allo stesso tempo – ha sottolineato – destina a metropolitane e tranvie veloci di tutte le città una cifra 400 volte più bassa, 25 miliardi l’anno, condannando gli italiani a ore di ingorghi forzati”.

Ecco il decalogo proposto da Legambiente:
– Corsie preferenziali e percorsi in sede protetta per i mezzi pubblici su tutte le vie di accesso alle città: l’obiettivo deve essere quello di trasformare in corsia preferenziale almeno il 75% della rete di trasporto pubblico cittadino;
– Istituire zone a traffico limitato che abbraccino integralmente i centri storici cittadini;
– Creare un sistema di isole pedonali, una per ogni quartiere;
– Realizzare assi blu, strade dove vietare la sosta e la fermata, lungo le arterie di maggior traffico al fine di fluidificare la circolazione;
– Aumentare il numero dei convogli ferroviari che collegano i paesi limitrofi alle città capoluogo;
– Diversificare le tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando i ticket per le aree più assediate dalle auto;
– Promuovere meccanismi di incentivazione per il car-sharing (l’auto in multiproprietà) e il car-pooling (l’utilizzo dell’auto da parte di almeno tre persone);
– Modificare gli orari delle città;
– Istituire un fondo urbano per il trasporto sostenibile;
– Intensificare l’attività di controllo dei vigili urbani.

Le proposte del Wwf, più favorevole al blocco del traffico nei giorni feriali che di domenica, “se si vuole affrontare di petto il problema”:
– Contenere il numero dei veicoli del parco auto in circolazione;
– Contenere la velocità e quindi i consumi dei veicoli;
– Non incrementare il sistema del trasporto su gomma.

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