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Inquilini: “La proroga sfratti è necessaria”

Il blocco degli sfratti e' scaduto il 30 giugno scorso e non e' stato adottato nessun provvedimento sull'emergenza sfratti, che riguarda oltre 26.000 famiglie

di Benedetta Verrini

Proroga degli sfratti necessaria, per i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat che sollecitano il viceministro alle Infrastrutture, Ugo Martinat, a emanare tale proroga ”anziche’ pensare all’emanazione di un decreto sostitutivo sugli affitti agevolati che, di fatto, chiude i tavoli aperti nei rimanenti Comuni a tensione abitativa”. Il blocco degli sfratti e’ scaduto il 30 giugno scorso, ricordano i rappresentanti degli inquilini e, nonostante le promesse del governo, non e’ stato adottato nessun provvedimento sull’emergenza sfratti che riguarda oltre 26.000 famiglie.
Oltre a prorogare gli sfratti, il ministero deve dare ”mandato – sostengono i sindacati in una nota – anche a prefetti e questori a graduarli affinche’ le famiglie a rischio possano almeno passare da una casa all’altra”. I sindacati inquilini sollecitano inoltre il viceministro a convocare le parti sociali ”affinche’ si delinei una vera e propria politica della casa e si mettano in atto provvedimenti reali per calmierare gli affitto, preso atto che i tavoli comunali stentano a chiudersi in ragione del fatto che le associazioni della proprieta’ edilizia stanno chiedendo canoni che lavoratori dipendenti, pensionati, giovani coppie, studenti e immigrati non potranno mai pagare”. Nel contempo Sunia, Sicet e Uniat rammentano che e’ aperta la raccolta di firme per una petizione popolare che sollecita il governo a prendere adeguati provvedimenti in merito ad alcuni punti, quali ”il reperimento di piu’ case popolari (ne servono almeno 2 milioni); piu’ risorse per fondo sociale all’ affitto destinato alle famiglie piu’ deboli (sono necessari almeno 500 milioni di euro l’anno); una riforma radicale della legge sugli affitti che elimini i contratti liberi (causa della corsa dei prezzi e della tensione abitativa massima), lasciando il solo canale concertato”.

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