Non profit

Innovazione sociale e inclusione al Ginger Zone di Scandicci

Stamperia sociale, ciclofficina, luogo di incontro creativo nello spazio nato dal progetto di Cospe. Dal dicembre 2019 a Scandicci uno spazio recuperato è diventato fucina di idee e inclusione

di Silvia Trovato

Sulle mura i coloratissimi murales di Exit Enter con i suoi celebri “omini” che si arrampicano alle pareti e ancora la street art di James Boy, Ache77, Millo. All’interno un lavoro brulicante che collega stamperia sociale, ciclofficina, corsi di italiano, laboratori. Dal dicembre 2019 a Scandicci uno spazio recuperato è diventato fucina di idee e inclusione.

Il progetto Ginger Zone nasce grazie all’unione di forze e intenti con a capofila Cospe, ong internazionale che dal 1983 si occupa di cooperazione internazionale e sociale sviluppando progettualità sul territorio. L’iniziativa nasce in collaborazione con il Comune di Scandicci, la Fondazione Finanza Etica e il Consorzio Pegaso nell’ambito dell’iniziativa Never Alone con il progetto Inclusive Zone.

Obiettivo del progetto è quello di attivare percorsi di accompagnamento al lavoro, inclusione sociale e relazionale, inclusione linguistica e culturale che abbiano come destinatari i minori stranieri non accompagnati. Al Ginger si realizzano manifesti, adesivi, flyer e si stampano anche tessuti; un luogo di incontro sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione per favorire il percorso di crescita e autonomia dei minori non accompagnati che crea relazioni di reciprocità con il territorio.

Racconta Giovanni Gravina, responsabile delle attività del Ginger Zone per Cospe:
“Cominciamo le attività del Ginger con l’avvio dei percorsi di autonomia linguistica, autonomia sociale e poi creando reti con le associazioni del territorio come l’Asd Cannottieri Firenze, il Centro Storico Lebowski, l’associazione Allenamente per la realizzazione di iniziative sportive e sociali. Dalla collaborazione con la Fondazione Finanza Etica cominciano anche le iniziative imprenditoriali, ad esempio la creazione della stamperia sociale e della ciclofficina per la riparazione delle biciclette abbandonate. Attraverso la collaborazione, inoltre, con realtà imprenditoriali del territorio, abbiamo realizzato gli inserimenti professionali dei minori non accompagnati presso aziende locali come ad esempio Cbio firenze. Ad oggi abbiamo accolto circa 60 minori non accompagnati, dai 16 ai 21 anni che arrivano dai centri di accoglienza e circa la metà di loro è stata inserita nelle aziende che hanno fatto parte del nostro programma di autonomia, o ha trovato un’occupazione grazie alla formazione ricevuta. Allarghiamo le collaborazioni anche con nuove realtà per attività di inserimento socio terapeutico con Il Ponte Onlus, cooperativa sociale di tipo B che inseriamo nei progetti di Ginger della stamperia sociale. Siamo sempre alla ricerca di metodi di partecipazione e condivisione diversa che abbiano più radicamento con il tessuto sociale e siano in grado di creare nuove reti di rapporti e collaborazioni. Tra le più recenti proposte innovative che abbiamo provato a lanciare, la creazione di una comunità energetica che potesse utilizzare gli spazi del Ginger come connettori di energia grazie agli impianti fotovoltaici rifornendo i negozi del vicinato. La proposta per il momento non ha purtroppo ancora trovato spazio di realizzazione ma crediamo che potrebbe rendere ancora più dinamico, ricettivo ed includente il territorio su cui lavoriamo, anche se spesso questa ricettività manca".

Importante elemento di innovazione è anche dato dall’utilizzo di un bene comune e pubblico, lo spazio Ginger di piazza Togliatti a Scandicci che è la base dove si realizzano le attività di cooperazione sociale e iniziative imprenditoriali.

Delle attività specifiche del Ginger ci parla Francesca Di Giuseppe che ne è coordinatrice responsabile “La Stamperia sociale è un progetto di inserimento socio-lavorativo di giovani stranieri non accompagnati. Un’impresa innovativa e fortemente connessa con il territorio, che coniuga la sostenibilità economica e valenza sociale. Con la ciclofficina sociale l’obiettivo è di creare un percorso di avviamento al lavoro attraverso la formazione e la pratica del mestiere di meccanico. La ciclofficina Ginger Zone offre servizi di manutenzione, riparazione e la vendita di biciclette recuperate grazie ad una convenzione con il Comune di Scandicci ed alla collaborazione con il progetto Piede Libero della Cooperativa Ulisse. Tra le sperimentazioni legate alle attività della Ciclofficina anche gadget legati alla mobilità sostenibile, come il caricabatterie per cellulare che si ricarica a pedali realizzato in collaborazione con la Startup G-Move. Ginger significa anche laboratori, corsi di italiano, di informatica e di fotografia per cittadini di paesi terzi, migranti e minori stranieri non accompagnati. Tra i prossimi impegni che ci vedono coinvolti il 1° ottobre saremo al Festival della Transizione Ecologica presso Le Murate, Firenze, con un laboratorio di stampa personalizzata a cura di Innesco Collettivo”.

Foto di Federico Barattini per Cesvot

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