Welfare
Innovazione e longevità: la tecnologia al servizio della silver generation
Un nuovo appuntamento del Salone EXTRA della Csr organizzato ieri su un tema importante quanto poco affrontato: il crescente processo di invecchiamento della popolazione e le conseguenze che derivano da un trend sempre più evidente
di Redazione
Nell'ambito del Salone EXTRA della Csr e dell'innovazione sociale si è tenuto ieri un incontro dedicato a un tema importante quanto poco affrontato quando si parla di sostenibilità: le conseguenze del crescente processo di invecchiamento della popolazione.
In Italia la percentuale di over 65 è pari al 23,2%, contro il 20,6% del dato medio europeo: numeri cresciuti di oltre tre punti percentuali in un solo decennio e destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Lo ha confermato Chiara Ferrari, Direttore Public Affairs di IPSOS, che ha un punto di osservazione privilegiato nell’analizzare la popolazione italiana: «L’Italia non è un paese per giovani o più correttamente l’Italia non è un paese di giovani: è finita l’era in cui la distribuzione per età degli italiani disegnava la classica “piramide” che corrisponde a paesi ad alta natalità – la base – e con naturale ricambio di fine vita – il vertice». Notizia non del tutto negativa se si pensa alle potenzialità delle persone over 50 che sono per possibilità economiche e opportunità la parte più solida del paese. Ha continuato Chiara Ferrari «l nostro Paese invecchia con poco o nullo ricambio, gli over 50 detengono ricchezza, opportunità, posti di lavoro. È però anche finita l’era in cui al termine “vecchi” si associa inattività, cattive condizioni di salute e chiusura all’innovazione. I dati disegnano una mappa composita, varia e in costante evoluzione».
Il dibattito deve cambiare registro: l’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto e più che un problema possiamo iniziare a trattarlo come un’opportunità. A questo proposito la posizione di Nicola Palmarini, Director UK’s National Innovation Centre for Ageing, è chiara: «È tempo di sviluppare una narrativa di incontro, anziché di dicotomia generazionale. È tempo di rivalutare il capitale umano e intellettuale che abbiamo a disposizione, nel mondo, ma soprattutto in Italia, rimetterlo in circolo anziché cercare di escluderlo in nome non tanto di una “next generation”, ma del Paese tutto. Abbiamo la fantastica opportunità di costruire un modello sociale ed economico virtuoso in accordo con le due grandi dinamiche che il nostro Pianeta sta vivendo: la sfida del clima e l’invecchiamento della popolazione. Non serve essere giovani per avere buone idee: basta che siano buone, le idee. E la storia ci insegna che le migliori nascono dall’inclusione e dall’incontro». Diventa quindi urgente mettere al centro dell’attenzione le possibili soluzioni in grado di rispondere ai nuovi bisogni di una società in rapido cambiamento: il processo di invecchiamento unito al decremento del tasso di natalità rischia infatti di avere risvolti significativi sullo sviluppo sostenibile e il benessere sociale.
In questo scenario le imprese che hanno fatto della sostenibilità un driver strategico sono chiamate a collaborare con le istituzioni e gli altri attori sociali per trovare soluzioni adeguate. E l’innovazione tecnologica di prodotto e di servizio può contribuire a migliorare il benessere e la longevità delle persone e delle comunità partendo da una migliore conoscenza delle esigenze di ogni individuo ad ogni età.
«Nella nostra esperienza, la conoscenza approfondita del cliente è il futuro driver di personalizzazione e ingaggio continuativo con i bisogni e le esigenze mutevoli delle persone», ha sottolineato Concetta Rana, Global CRM and Customer Operations Sr Director di Amplifon. «In particolar modo, l’apporto della tecnologia diventa essenziale per rinnovare il servizio ai clienti. Analizzare i dati non basta, bisogna sentire e comprendere con empatia, restituire al cliente molto più della somma delle informazioni che ci ha condiviso. Solo così la tecnologia abilita la giusta chiusura dell'equazione del valore, per cui il cliente può davvero sentirsi al centro di soluzioni e servizi che cambiano la vita», ha aggiunto.
All’incontro, coordinato da Rossella Sobrero del Gruppo promotore del Salone della CSR e organizzato in collaborazione con Amplifon, hanno partecipato Nicola Palmarini, Director, UK’s National Innovation Centre for Ageing; Chiara Ferrari, Direttore Public Affairs IPSOS; Concetta Rana, Global CRM and Customer Operations Sr Director di Amplifon.
L’appuntamento, andato in diretta sulla pagina Facebook del Salone, si può rivedere sul sito nella pagina dedicata all’evento.
Il Salone della CSR, anche grazie alle tappe del Giro d’Italia della CSR e al programma di eventi del Salone EXTRA, va ben oltre i due giorni dell’appuntamento nazionale che sarà in Bocconi il 12 e il 13 ottobre. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sulla sostenibilità e condividere tante esperienze positive. Un patrimonio di progetti, idee, esperienze che si arricchisce durante tutto l’anno.
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