Non profit
innovare il prodotto, la nuova sfida su cui investire
Il workshop di Iris Network
di Redazione

Turismo, agricoltura, sanità: dopo l’institution building, è il momento di produrre beni e servizi in settori nuovi
Riva del Garda, 10 e 11 settembre. Settima edizione del Workshop nazionale sull’impresa sociale. Ne abbiamo parlato con Carlo Borzaga, presidente di Iris Network e animatore dell’evento, che prevede quest’anno anche un confronto con altre istituzioni che monitorano fenomeni economici e sociali “contigui” all’impresa sociale: povertà ed esclusione, servizi sociali, pmi. Il tema di questa edizione è l’innovazione.
Social Job: Un tema molto dibattuto a vari livelli. Non rischia di essere abusato?
Carlo Borzaga: Correremo volentieri questo rischio. Credo che se diversi osservatori vedono nell’innovazione una variabile-chiave per affrontare la congiuntura attuale, allora è bene che anche l’impresa sociale dica la sua. Sono convinto che il contributo di questa forma d’impresa sia tutt’altro che secondario. L’Unione Europea ha dichiarato il 2009 Anno della creatività e dell’innovazione: molte imprese sociali producono beni e servizi con queste caratteristiche e sono un importante “bacino” di occupazione creativa.
SJ: Siete sempre più aperti ad esperienze presentate dagli addetti ai lavori. La comunità scientifica fa un passo indietro?
Borzaga: Sì, ed è voluto. Nel senso che il Workshop, soprattutto quest’anno, vuole essere uno spazio dentro il quale gli imprenditori sociali possono elaborare e presentare ad altri il loro “saper fare”. Per questo abbiamo previsto un bando, ancora aperto, che consente di portare la propria innovazione, aumentando la consapevolezza del proprio potenziale. Noi lavoreremo come un sistema di gestione della conoscenza: delineando scenari e facilitando l’apprendimento reciproco.
SJ: Che cosa emerge dalle segnalazioni?
Borzaga: Un grosso investimento sull’innovazione di prodotto. Si tratta di un’indicazione utile per noi ricercatori, che in questi anni abbiamo insistito molto sulla definizione dei modelli organizzativi e giuridici. Forse stiamo assistendo a un cambio di paradigma. Si è chiusa la fase di institution building – che potremmo far coincidere con l’approvazione e la difficile applicazione della nuova legge – e se ne apre un’altra in cui le imprese sociali cercano di proporre l’innovazione del loro modello attraverso la produzione di beni e servizi al di fuori delle nicchie dove sono nate. Parlo di attività in campo culturale, turistico, sanitario, agricolo… È qui che si gioca il futuro.
SJ: Ci sarà anche la presentazione del primo rapporto sull’impresa sociale…
Borzaga: Ci abbiamo lavorato da tanto, forse troppo tempo. Volevamo un rapporto in grado di esplorare non solo i modelli e le forme giuridiche consolidate come la cooperazione sociale, ma di fornire misure affidabili rispetto ad un fenomeno sempre più differenziato al suo interno. Non è stato semplice soprattutto raccogliere dati empirici, ma ci siamo riusciti.
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