Cultura
Inizia un Festival orfano di star internazionali
La storia della kermesse sanremese è costellata di grandi partecipazioni che, da Luis Armostrong ai Queen, passando per Depeche Mode, Smith e Led Zeppelin hanno riconciliato il pubblico con la musica. Quest’anno dovremo farne a meno. Ma possiamo sempre guardare al passato
Stasera inizia il Festival di Sanremo. Per una settimana si parlerà dei concorrenti, delle loro canzoni e ancor di più del gossip che riguarda cantanti e canzoni. In tanti stanno già immaginando quale potrà essere il primo scandalo, la prima canzone accusata di plagio o esclusa perché non inedita. Insomma al centro dell’attenzione ci sarà tanto, a parte forse proprio la musica. Sono infatti anni che a rendere “interessante” il Festival, più che i brani in gara, sono le note di contesto.
Forse si potrebbe spiegare con le parole di Enzo Jannacci che, proprio dal palco dell’Ariston, incalzato da una valletta che gli chiedeva “Cosa cambiarebbe del Festival”, dopo qualche attimo di silenzio, con la solita disarmante semplicità rispose: «Farei qualcosa che abbia senso». C’è però un aspetto che riesce a strappare la kermesse ligure da quella che Montanelli definiva «sindrome da lustrino in cui è tutto finto». Ed è quando su quel palco appare la musica vera, di solito impersonata dai grandi artisti internazionali. Proprio quell’aspetto che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sembra mancare in questa edizione 2017.
Erano proprio quei brevi minuti in cui grandi musicisti si esibivano dimostrando la forza e il potere della loro arte, superando anche l’ovatta e il silicone della platea tipicamente imbalsamata.
Alcuni casi? Ecco una breve carrellata
Louis Armstrong
Il leggendario Louis Armstrong nel 1968 interpretò in italiano “Mi va di cantare!”. Pippo Baudo decise di interrompere lo show perché l’artista continuava a suonare oltre il tempo previsto…
Barry White
Nel 1981 è il turno del re della disco music. Barry White canta la leggendaria “You’re my first, my last, my everything”
Peter Gabriel
L’ex leader dei Genesis, Peter Gabriel, decidere di scioccare Sanremo. Non solo con la sua Shock the Monkey, ma anche con una schienata leggendaria contro il palco dopo essersi lanciato sul pubblico con una corda
Queen
Freddie Mercury e i suoi Queen incendiano il palco dell’Ariston con la leggendaria Radio Gaga. Era il 1984
Smith
Nel 1987 è il turno degli Smith di Morrissey che suonano Ask al Palarock
Depeche Mode
I Depeche Mode, sono il super ospite del Festival di Sanremo 1990 con il loro inno Enjoy the silence.
Bruce Springsteen
Bruce Springsteen decide di partecipare nel ’96 con la meravigliosa The Ghost of Tom Joad.
Blur
I Blur nel 1996 si presentano con una formazione particolare: al posto del bassista Alex James c’è il bodyguard Smoggy e al posto del chitarrista Graham Coxon un cartonato.
David Bowie
Nel 1977 sul palco c’è la musica per eccellenza. David Bowie canta Little Wonder.
Madonna
Nel 1998 è invece il turno della regina: Madonna con Frozen
Led Zeppelin
Forse una di quelle esibizione che veramente rendono l’idea del distacco tra Sanremo e la realtà è l’esibizione dei Led Zeppelin nel 1998. Jimmi Page e Robert Plant cantano Most High
Tina Turner
Nel 2000 sbarca all’Ariston la regina del rock 'n' roll Tina Turner con Whatever You Need
Eminem
L’anno dopo, è il 2001, è il turno di Slim Shady. Eminem porta sul palco un medley dei suoi più grandi successi, seppur funestato dalla censura di tutte le parolacce.
Brian May
Il 2012 vede alternarsi una doppietta leggendaria. Prima sul Palco di Sanremo sale Brian May leggendario chitarrista dei Queen…
Patti Smith
E poi Patti Smith. Entrambi si esibiscono insieme ad artisti italiani.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.