Welfare
Ingushetia: Msf riprende l’attivit
Nonostante non si abbiano ancora notizie di Arjan Erkel, capomissione rapito il 12 agosto scorso. La decisione dettata da ragioni umanitarie
Médecins san frontières ha più volte richiesto, ma tuttora invano, il rilascio immediato e incondizionato di Arjan Erkel, 32enne olandese, capo della missione della ong in Dagestan, rapito lo scorso 12 agosto a Makhachkala. Nonostante la decisione, subito adottata, di sospendere ogni progetto in tutto il Nord Caucaso, Msf ha deciso da oggi di riprendere l?attività in Ingushetia. Tale decisione è stata adottata per venire incontro alle migliaia di civili che, in questa repubblica, hanno bisogno di primaria e inderogabile assistenza. Msf distribuisce infatti farmaci essenziali e materiale di medicazione ad oltre 30 tra ospedali e cliniche della zona e ha deciso di riprendere l?attività per rispettare la propria politica di assistenza umanitaria e medica alla popolazione civile bisognosa. Tutte le altre attività in Dagestan e in Cecenia continuano, invece, ad essere sospese mentre viene ribadita con forza la richiesta per un rilascio immediato e incondizionato di Arjan Erkel e di Nina Davydovich, responsabile della ong russa Druzhba, rapita ancora prima proprio in Cecenia.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.