Social Tech

Il 20% delle non profit ancora fuori dalla transizione digitale

di Alessio Nisi e Matteo Riva

Il 79,5% delle organizzazioni del terzo settore ha utilizzato almeno una tecnologia digitale. Le più innovative? Fondazioni e cooperative sociali. In ritardo le realtà più piccole e quelle si occupano di attività ricreative e di socializzazione. Il punto, il commento e le previsioni: sulla base dei numeri Istat dal Censimento permanente delle istituzioni non profit

Un rapporto che potremmo definire asciutto, essenziale, attento ai costi e a non eccedere in soluzioni che non siano immediatamente riferibili a questioni pratiche. Un rapporto utile, in estrema sintesi. Tra organizzazioni del terzo settore e trasformazione digitale non sembra esserci spazio per il superfluo. Eppure la spinta dell’emergenza legata alla pandemia si è fatta sentire. In questo passaggio molte realtà della galassia del non profit si sono sentite “costrette” a scendere a patti con l’innovazione. Laddove ne avrebbero forse fatto a meno. Dove c’è coesione sociale non c’è bisogno di digitale? Perché poi fondazioni e cooperative sociali sono più disponibili all’adozione dei nuovi strumenti messi a disposizione dalla tecnologia? Centra forse la complessità della struttura organizzativa? Sono alcune delle domande che si sono posti i ricercatori dell’Istituto nazionale di statistica – Istat, che per la prima volta hanno messo sotto la lente di ingrandimento il tema.

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