Cultura

Influenza polli: le misure adottate in Italia

Il ministero della Salute ricorda, in una nota, di aver sollecitato la Commissione Europea a stabilire provvedimenti di protezione e ha deciso il blocco delle carni dalla Thailandia

di Benedetta Verrini

Mentre in Estremo Oriente le autorità hanno adottato misure drastiche per arginare l’influenza di polli che sta contagiando anche gli esseri umani, e hanno disposto l’abbattimento di tutti gli esemplari presenti negli allevamenti, la Commissione Europea ha adottato un divieto formale all?importazione di pollame, uova da consumo e derivati dalla Thailandia, a seguito di conferma di due casi di contagio. “Un provvedimento di salvaguardia nei confronti di tale Paese era stato richiesto, senza successo, alla Commissione Europea dall?Italia nel corso del Comitato permanente della catena alimentare e della sanità animale tenutosi a Bruxelles lo scorso 13 gennaio 2004, ma l?Esecutivo Comunitario l?aveva ritenuto non necessario” si legge in una nota del Ministero della Salute. Girolamo Sirchia aveva comunque adottato, il 16 gennaio, misure di salvaguardia dando disposizione ai propri Uffici Veterinari di Porto e di Aeroporto di bloccare ogni partita di carni di pollame provenienti dalla Thailandia al fine di ricercare la presenza del virus dell?influenza aviare. “L’importazione in Italia di carni di pollame dalla Thailandia è di modestissima entità (1 partita nell?anno 2003)” assicura il ministero, “mentre l?importazione di uova e derivati è del tutto inesistente”.


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