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Influenza, allarme contagioso

Fanno discutere le restrizioni agli imbarchi decise in Gran Bretagna

di Franco Bomprezzi

Allarme forse eccessivo a Londra, un po’ di confusione in Italia: la pandemia dell’influenza A costringe i giornali a un racconto esteso, ma cercando di evitare i rischi dell’allarmismo, già sperimentati con l’aviaria. E’ questo, comunque, il tema in apertura di quasi tutti i quotidiani.

 

 

“Virus A, Londra vieta gli imbarchi”: LA REPUBBLICA apre sulla decisione inglese di non far partire i passeggeri sospetti portatori di influenza. In Italia invece Palazzo Chigi è furioso con il viceministro Fazio che nel fine settimana aveva lanciato l’allarme (arrivando a dire che è in forse anche la riapertura delle scuole a settembre; dunque secondo una breve di LA REPUBBLICA la sua promozione a ministro sarebbe a rischio). Due pagine sul caso: da ieri i passeggeri di British Airways e Virgin potranno essere respinti se sospetti. E Pietro Del Re racconta come avviene il fermo. “La caccia agli untori di Heathrow «Quel passeggero trema, fermatelo»”: scene surreali con un controllore che osserva i candidati viaggiatori e li esamina… Sull’efficacia – per un virus che ha diversi giorni di incubazione asintomatica – ognuno può valutare. Quanto alla messa in scena, grande suggestione… Sempre in Gran Bretagna polemica dopo l’invito del National Childbirth Trust a rinviare le gravidanze («fino al superamento dell’allerta pandemia»). Intanto ieri sono sbarcati a Malpensa i 19 ragazzi che hanno contratto il virus durante una vacanza studio. Accoglienza con medico che ha misurato la febbre e timore fra gli altri passeggeri che non sono stati informati preventivamente. Nel gran caos, una voce più informata è quella di Mauro Moroni, direttore di Malattie infettive al Sacco di Milano: intervistato da Anna Cirillo (“I giovani sono quelli più a rischio”), getta acqua sul fuoco. «Questo non è più cattivo di alcuni virus stagionali influenzali che ci hanno colpito negli ultimi 30 anni. Si manifesta con una influenza severa per 3,4 giorni che poi guarisce anche senza farmaci… Il vaccino è in preparazione e va riservato alle persone funzionali al mantenimento dei servizi sociali e medici o a quelle a rischio».

“Londra, non sale in aereo chi ha i sintomi del virus” titola il CORRIERE DELLA SERA in taglio medio di prima pagina. Intanto in Italia a Roma e Malpensa «è stato attivato un canale sanitario per dare eventuale assistenza a chi lo richiedesse e proviene della aree a rischio». “Virus A, stretta di Londra sui viaggio in aereo” è invece il titolo di pagina 5. “British Airways e Virgin: niente imbarco per chi ha i sintomi”, riassume l’occhiello. Venendo al nostro paese, Maria Serena Natale precisa che «L’Italia non è fra i paesi a rischio indicati dall’Oms» e segnala come Brunetta «è intervenuto nella polemica sollevata dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio, che sabato aveva parlato di un possibile rinvio dell’apertura della scuole in autunno: le scuole riapriranno normalmente. Non c’è di motivo di allarme, le autorità sono attrezzate per rispondere a qualsiasi evenienza». L’epidemiologo dell’Istituto superiore della sanità Giovanni Rezza dice: «il vaccino sarà pronto per ottobre, sarà necessario per limitare il contagio e ridurre l’impatto dell’influenza». Il Codacons, poi, «ha chiesto alle autorità sanitarie e al ministero dei Trasporti di adottare anche in Italia misure restrittive sui voli». A breve l’autorità sanitaria aeroportuale inserirà nella lista del paesi a rischio, oltre al Messico, anche Gran Bretagna e Argentina. Anche sul CORRIERE l’appello del National Childbirth Trust alle donne inglesi: “«Meglio rinviare le gravidanze»”. Per gli esperti italiani una precauzione inutile. Dice Fabrizio Pregliasco dell’università degli studi di Milano: «Anche l’influenza stagionale, cui tutti sono abituati, presenta un rischio durante la gravidanza e non ho mai sentito che calino le nascite durante l’inverno. La nuova influenza, a parte la maggiore diffusività, non lascia intendere caratteristiche peggiori a quella di cui siamo abituati».

“Influenza, il vero virus è l’allarmismo” è lo strillo in prima pagina su IL GIORNALE, sotto l’occhiello “Ipocondria di massa”. Il pezzo tra il serio e il faceto che segue a pagina 9 (“Ma stiamo tranquilli, non è la peste nera”) è di Vittorio Macioce e guarda con ironia all’allarmismo che «crea scenari da Day after» e diffonde rumors «catastrofici» su un virus «che nessuno sa bene come chiamare. Ma soprattutto nessuno ha capito davvero quanto faccia male». Riporta poi l’opinione del dottor Francesco Le Foche, responsabile del day hospital di infettivologia della Sapienza di Roma, che parla di «sindrome influenzale mite», ma a rapido contagio. «Se si irrobustisce può fare danni. Ma per ora resta un’influenzuola un po’ rachitica». A fianco un’intervista a Pietro Crovari, professore emerito di Igiene generale e applicata all’università di Genova, che ribadisce il concetto: «Non è il caso di fare allarmismi. La situazione è seria ma è una pandemia di influenza con un virus non cattivo». Il picco di pandemia, secondo il professore, sarà fra agosto e Natale, e potrebbe colpire fino a 18milioni di persone. I soggetti più a rischio, sono gli obesi e le donne all’ultimo mese di gravidanza, mentre «gli anziani sono protetti perchè è un virus che è circolato quando loro erano bambini: su 100 soggetti testati sopra i 65 anni, il 30% è immunizzato. Bambini e giovani, invece, hanno zero immunità». Nella pagina precedente, la decisione delle due compagnie aeree, British Airways e Virgin Atlantic, di non ammettere a bordo persone sospettate di aver contratto l’influenza. Mentre trasversalmente alla doppia pagina, una sezione di servizio con “dieci domande e dieci risposte” sulla febbre suina: è una malattia nuova? Ci sono sintomi che rivelano l’infezione, sarà possibile avere il vaccino? Quando? È pericoloso visitare i paesi più colpiti? La carne di maiale è fonte di rischio? Ecc.

“Voli vietati a chi ha il virus” è il titolo che apre la prima pagina de LA STAMPA. L’allarme incrocia le rotte delle vacanze: il governo inglese consiglia di rimandare i viaggi, mentre la Virgin e la British Airways hanno emanato un divieto di imbarco per i contagiati dal virus H1n1. Saranno effettuati controlli con i termometri sulla temperatura corporea e fermati tutti i «sospetti». Per ora nessuna restrizione in Italia – scrive LA STAMPA – mentre su Internet è caccia ai farmaci antivirali come il Tamiflu. Il quotidiano di Torino riferisce delle polemiche scattate all’interno del governo italiano dopo le affermazioni del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ha detto che il virus potrebbe svilupparsi molto velocemente in Italia con il rientro delle vacanze e non ha escluso l’ipotesi di un ritardo nell’apertura delle classi. Infuriata la Gelmini, critiche del ministro leghista Calderoli che ha detto che «un problema di salute non può diventare lo strumento per campagne mediatiche o peggio ancora». Una possibile chiave di interpretazione di quel “peggio ancora” arriva dalle dichiarazioni di Maurizio Gasparri, che ha ricordato come in occasione dell’allarme per l’influenza aviaria si siano comprate enormi quantità di vaccini, una spesa inutile causata dall’allarmismo che qualcuno aveva diffuso. Insomma dietro gli “allarmi” ci sarebbero gli interessi delle case farmaceutiche. «Se l’accusa fosse questa» scrive LA STAMPA «la promozione di Fazio da viceministro a ministro della salute sarebbe a rischio».


E inoltre sui giornali di oggi:

ALCOL
LA REPUBBLICA – Dopo l’ordinanza di Milano, si mobilitano altre città governate da Pdl o da Pd – Pavia, Bergamo, Brescia e Ravenna mentre l’Udc chiede una legge nazionale. Secondo alcuni sondaggi fatti in rete il 92% degli italiani è d’accordo con l’iniziativa del sindaco Moratti. Gli esperti invece ricordano che il proibizionismo non è servito negli Usa e non sarà utile nemmeno da noi.

CORRIERE DELLA SERA – il ministro dell’interno  Roberto Maroni frena sull’ipotesi di una legge nazionale sull’alcol: “la decisione spetta ai sindaci”. E poi: «Le ordinanze sono lo strumento giusto perché ci sono esigenze diverse». Il sottosegretario Roccella: valutiamo l’esperimento della Moratti. Una legge nazionale piacerebbe all’Udc, mentre l’ex centrista Giovanardi attacca la Lega: «Una cosa sono le parole, un’altra i fatti. In Parlamento la Lega ha appoggiato più volte provvedimenti che vanno nella direzione opposta». Il riferimento è allo stop sulle nuove norme del codice della strada, che volevano estendere il divieto di vendere alcol dopo le tre di notte a tutti i locali pubblici.

IMMIGRAZIONE
Il SOLE 24 ORE – Il titolo di apertura di IL SOLE 24 ORE del lunedì è sull’immigrazione: con la prossima regolarizzazione di colf e badanti (da un minomo di 300mila a un massimo di 700mila nelle stime) arriveremo a quota 5 milioni, con un’accelerazione non da poco sul trend dgli ultimi anni. A questo punto, nel 2010, gli immigrati costituiranno la quarta regione più popolosa d’Italia, dopo Lombardia, Campania e Lazio. Il tutto sta accanto a un pezzo che spiega i passi ulteriori che servono per dare gambe al decreto sicurezza e renderlo effettivo nella prassi: 15 decreti o regolamenti, per cui c’è tempo fino a 180 giorni. Valerio Onida firma un pezzo sulle «amnesie delle politiche migratorie», che non solo sottolinea «l’atteggiamento schizofrenico del legislatore» sul nodo pacchetto sicurezza/badanti, ma lo inserisce in una più ampia analisi delle nostre politiche migratorie. L’Italia «non si è mai data» in questo campo politiche «serie ed efficaci», abbiamo un «serpente che si morde la coda» con «l’ipocrisia di quote annuali di ingresso» e continuiamo ad escludere dall’elettorato attivo e passivo chi vive qui da più di 5 anni, lavora e paga le tasse, «con buona pace della democrazia». Giancarlo Blangiardo (Ismu) invece difende «il concetto/limite di immigrazione sostenibile».  Intervento anche di Ennio Codini (Università Cattolica) sulla sproporzione esistente fra i costi della carta d’identità e il permesso di soggiorno (già segnalata a Vita) ma legge con ottimismo il test di italiano proposto e l’accordo di integrazione da stipulare al momento del rilascio del permesso: «banalità», che però «in un paese abituato all’arcano [sui requisiti per la concessione della cittadinanza, ndr] sarebbero rivoluzionarie».

ITALIA OGGI – “Sindacati, ecco la legione straniera – Sono 800mila i non italiani iscritti, molti sono dirigenti”. Un’interessante mappa della presenza immigrata nei principali sindacati (Cisl 332mila, Cgil 298mila, Uil 143mila, Ugl 103mila). In taglio basso la storia di Pedro Isaac Paes Torrese, 36 anni, ecuadoregno, operatore della Fisascat Cisl di Milano, lavora all’ufficio vertenze. Arrivano in Italia nel 2000, ha sempre lavorato nel settore dei fast food. «Ha ottenuto i documenti nel 2002, grazie al sindacato, che lo ha assistito in una vertenza contro una cooperativa che forniva, in nero lavoratori a un ristorante affiliato in franchising a un notissimo grande marchio».

POLITICA

LA STAMPA – “Due carte nel piano di Casini”: un articolo fa seguito all’intervista a Pieferdinando Casini uscita ieri sul quotidiano di Torino, nella quale il leader Udc ha ipotizzato un partito «al governo con la sinistra in caso di emergenza» sull’esempio tedesco. 

Casini ha detto di stare pensando a «una Grande coalizione per fare cose limitate nel tempo» e che si potrebbero «via via verificare intese col Pd, a partire dalle Regionali del prossimo anno». Francesco Cossiga – «che conosce il leader dell’Udc come pochi» scrive LA STAMPA – non ha dubbi: «Oggi Casini è di certo più vicino al centrosinistra che a Berlusconi».

SCUOLA

IL SOLE 24 ORE – La moda di quest’anno sono le ripetizioni sulla spiaggia, col docente che viene sotto l’ombrellone e lascia un file su mp3 per ripassare la lezione. Il costo delle lezioni private per prepararsi ai redivivi esami di riparazione è stimato in 260milioni di euro. Molte scuole poi non hanno i soldi per organizzare gli obbligatori corsi di recupero e così le famiglie devono intervenire economicamente pure lì, visto che i presidi stanno facendo fundraising, chiedendo una ventina di euro di contributo straordinario.

BADANTI
ITALIA OGGI – L’edizione del lunedì del quotidiano economico dà spazio alla sanatoria prevista dal Governo, spiegando nel dettaglio, alle pagine 4-5, come funzionerà, su tutti i fronti: redditi, orari, dichiarazioni ecc. L’analisi in prima pagina di Marino Longoni “Colf e badanti la spuntano – La sanatoria su collaboratrici domestiche e assistenti ridà certezze a lavoratori e famiglie. E aiuta le casse dell’Inps. Longoni parla di “eterogenesi dei fini”, perché uno dei risultati del pacchetto sicurezza è stato alla fine «quello di partorire una disposizione che, oltre a dare certezze giuridiche a moltissime persone che sono in Italia per guadagnarsi onestamente il pane, ha di fatto riconosciuto il ruolo sociale di questi lavoratori. Senza i quali non solo le case degli italiani sarebbero meno vivibili, ma anche le famiglie che hanno in carico persone nona autosufficienti, vivrebbero drammi ancora più pesanti. Sia dal punto di vista economico che dal punto di vista umano”.

SOCIAL CARD
IL SOLE 24 ORE – Quando l’Isee scade, scade pure la social card. Lo stato cioè non la ricarica più. Peccato che nessuno lo ha spiegato a 6.500 utenti, che si sono visti congelare la ricarica bimestrale di 80 euro. Nell’ultimo mese sono state 100mila le ricariche stoppate, di cui solo il 6,5% per Isee scaduto-minimizza l’Inps (ma allora viene da chiedersi per quali altri motivi viene sospeso, ndr). L’Inps sta mandando delle lettere per chiedere di produrre un Isee aggiornato: il cittadino ha 60 giorni di tempo, quando arriverà la nuova documentazione verranno accreditati anche gli arretrati, ma intanto i soldi restano fermi. C’è in atto un rimpallo di responsabilità per decidere a chi tocca avvisare l’utente: secondo l’Inps è il soggetto che lo ha rilasciato che deve avvisare che l’Isee è in scadenza, cosa che per esempio fa il Caf Acli, citato nel pezzo. Nei prossimi giorni dovrebbe allargarsi di oltre 1 milione di cittadini la platea degli aventi diritto, grazie alle nuove regole che alzano il tetto di reddito.

SICUREZZA
LA REPUBBLICA – “Sicurezza, la Ue vuole chiarimenti dall’Italia”. Dopo la lettera del capo dello Stato, anche l’Unione Europea esprime dei dubbi sul pacchetto sicurezza. Il commissario europeo alla giustizia, Jacques Barrot, vuole capire se lo stop dei barconi è in linea con le regole comunitarie sul diritto d’asilo.  Intanto in Italia Giovanardi si schiera contro il reddito minimo per poter regolarizzare le colf e le badanti. Lo fa a ragion veduta: come ricorda, due pagine dopo, LA REPUBBLICA in Italia i ristoratori dichiarano lo stesso reddito di un pensionato  e solo 75mila persone superano i 200mila euro di reddito (e però ci sono 605mila persone con più di 2 milioni di euro in banca…).

SERVIZIO CIVILE
IL SOLE 24 ORE – Arriva anche sul giornale degli industriali il giro di vite sul servizio civile, che «stringe le maglie: da 27mila a 25mila posti». In vista della scadenza del termine per presentare i progetti di servizio civile, Paola Springhetti dà conto del calo dei posti, delle incognite sui finanziamenti e delle ipotesi di riforma: la sintesi è che «solo 1 progetto su 4 è stato non solo approvato ma anche finanziato». Tra gli intervistati, Francesco Cavalletti della Caritas pone «qualche interrogativo sui criteri di selezione» e propone di aprire «a chi ha pendenze penali e ai giovani stranieri», mentre Davide Drei (Cnesc) chiede di «comunicare meglio le motivazioni delle scelte e delle esclusioni e di rivedere i criteri dell’accreditamento all’interno di una riforma complessiva della legge che la trasformi in una vera esperienza di sussidiarietà». Piccola polemica a fine pezzo sulla concorrenza tra terzo settore e enti locali, mentre le Regioni per Drei «dovrebbero partecipare al finanziamento del servizio civile».

AMBIENTE

LA STAMPA – Un servizio sul Piave lancia l’allarme: arso dalle secche e da 121 centrali idroelettriche “ormai è prosciugato e non importa a nessuno” scrive Ferruccio Sansa, autore di un reportage-inchiesta. Impressionante la foto aerea sul letto del fiume. LA STAMPA intervista Ezio Todini, professore di idrologia all’Università di Bologna, che avvisa: «bisogna rivedere le concessioni idriche che sono state date quando di acqua ce n’era molta di più. Non solo: l’Unione europea ha prodotto una direttiva importantissima, la 2060, che impone agli stati membri di realizzare piani unitari sui fiumi. Ogni bacino deve essere considerato nel suo complesso. L’Italia ha un ritardo enorme».

MATRIMONIO

IL GIORNALE –  Una doppia pagina svela i segreti per «organizzare un matrimonio chic» senza andare in bancarotta. “Sposarsi costa troppo caro? Così si risparmiano 5mila euro senza rinunciare alla festa”. Consigli e indicazioni su come risparmiare al ricevimento (es. Evitare i periodi caldi e puntare anche sui giorni infrasettimanali porta a risparmiare anche mille euro sull’affitto della location), sui fiori e le foto (es. con addobbi sull’altare solo di stagione, e i pacchetti fotografici «all inclusive»), sull’abito della sposa (outlet e siti internet), sul viaggio di nozze. 


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