Salute

INFLUENZA A. La Mecca, pochi pellegrini per il Ramadan

La paura del contagio frena i fedeli: -40% in città santa

di Redazione

Il panico da influenza arriva fino nella città santa dell’Islam. Se ogni anno durante il Ramadan centinaia di migliaia di persone si recano alla Mecca per compiere la Umrah – una versione ridotta del più grande pellegrinaggio del mese di novembre – quest’anno la Camera di Commercio della Mecca stima un 40% in meno di fedeli. Colpa della crisi e dell’influenza, fanno sapere.

I ministeri della Salute del Medio Oriente riuniti in una conferenza al Cairo hanno allertato i credenti sui rischi di contagio del virus H1N1, sconsigliando i viaggi ai bambini al di sotto dei 12 anni e agli over 65, alle donne incinta e ai malati cronici. Iran, Iraq e Egitto, i Paesi che hanno imposto le restrizioni più pesanti.

I Paesi musulmani sono preoccupati dalla diffusione nuova influenza. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono 3.128 i casi confermati di contagio nella regione del Medio Oriente. In testa alla classifica l’Arabia Saudita, con 595 persone infette e 4 decessi, seguita dal Kuwait con 560 casi ed Egitto con 509 contagi e un morto. Le cifre del WHO sono più caute di quelle dei governi nazionali. Il ministero saudita della salute, ad esempio, stima 2.000 casi di contagio e 14 decessi, la Kuwait News Agency (KUNA) riporta di 1.072 contagi e due morti.

Sempre più allarmati gli operatori della Mecca e Medina per l’impatto economico delle cancellazioni dei viaggi, e per rassicurare i pellegrini distribuiscono mascherine protettive e organizzano workshop informativi sulle precauzioni contro la malattia.

 

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