Mondo
“Infinite justice”: inizia vendetta Usa
Centinaia gli aerei che, nella notte, hanno raggiunto Golfo Persico e alcune ex repubbliche sovietiche. Preoccupante il nome scelto per l'operazione: Giustizia infinita...
di Paolo Manzo
E’ iniziata la scorsa notte l’operazione battezzata dal Pentagono ”Infinite justice”.
Un centinaio di aerei da combattimento Usa hanno cominciato il trasferimento verso basi nell’Oceano Indiano, ma anche, per la prima volta, nelle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale Uzbekistan e Tadjikistan.
Ieri, il Pentagono aveva anche inviato nelle basi americane nel Golfo Persico un centinaio di aerei, caccia F-15 e F-16 e bombardieri B-1, nonché aerei spia U-2 e le cosiddette cisterne volanti. Nella regione si trovano già tre portaerei alle quali sta per unirsi il gruppo navale della Theodore Rooselvelt, già salpato dalla base di Norfolk, in Virginia.
Sulla scelta del nome un paio le considerazioni da fare. Se l’aggettivo “infinita” dev’essere inteso dal punto di vista temporale, i timori si concentrano sulla durata dell’eventuale intervento bellico Usa. Se, invece, si guarda al nome per esteso dell’operazione, forse lassù ci sarebbe qualcuno più avvezzo di George W. Bush in tema di “Giustizia infinita”…
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