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Infibulazione: interviene la Burani

''Le Asl ed il Tribunale dei Minori devono controllare che le bambine ivoriane di Bergamo non vengano portate nel loro Paese e torturate per poi rientrare in Italia come se nulla fosse accaduto"

di Paolo Manzo

”Le Asl ed il Tribunale dei Minori devono controllare che le bambine ivoriane di Bergamo non vengano portate nel loro Paese e torturate per poi rientrare in Italia come se nulla fosse accaduto. Dedicheremo la prossima seduta della commissione bicamerale per l’Infanzia a questo episodio ed all’infibulazione delle bambine in generale per fare tutto quanto e’ possibile affinche’ fatti del genere non accadano piu”’. Cosi’ esprime il proprio sgomento Maria Burani, presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia, dopo aver appreso da un articolo del ‘Giornale’, il caso delle due bambine ivoriane di otto anni, residenti a Bergamo, che rischierebbero di essere sottoposte al rito musulmano dell’infibulazione. Il padre delle bimbe ha fatto loro vedere un video sulla pratica che dovranno subire. Le bimbe sono rimaste traumatizzate ed hanno raccontato quanto accaduto alla loro maestra di scuola. ”In questo periodo in cui si parla di integrazioni tra popoli, culture e religioni differenti, episodi del genere lasciano sconvolti -conclude Maria Burani- e credo debbano far riflettere. Se il padre di queste bimbe intende vivere in Italia, godendo dei diritti che il nostro Paese garantisce e tutela, cominci a rispettarne i doveri. Cominci a rispettare il nostro codice di procedura penale e la Convenzione di New York dell’89, altrimenti e’ preferibile che ritorni nel suo Paese e non metta piu’ piede in Italia”.


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