Economia

INFANZIA. Telefono Azzurro al Giffoni Film Festival

L’associazione sarà presente con i propri operatori e volontari per sviluppare assieme ai ragazzi i temi del festival, e per cercare di “leggere le emozioni” insieme a loro, attraverso questionari, videobox ed attività condotte giornalmente

di Redazione

Per capire che il cinema è capace di rappresentare con molta efficacia i sentimenti, i desideri, i problemi relativi al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza basterebbe vedere film storici come «I quattrocento colpi» di François Truffaut, o «Germania anno zero» di Roberto Rossellini, o ancora «Sciuscià» di Vittorio De Sica, «Bellissima» di Luchino Visconti o «Il ladro di bambini» di Gianni Amelio.
Per far entrare però i bambini ed i ragazzi più consapevolmente nel mondo del cinema e per farli sentire protagonisti di un percorso anche di riflessione, è necessario un festival come il Giffoni. Per questo, e per approfondire anche a livello di studio i temi che il festival «scopre» ogni anno con i bambini, Telefono Azzurro da anni è presente a Giffoni. Nelle scorse edizioni l’associazione ha lavorato su temi quali internet e nuovi media, bullismo e sul tema «straniero ma non estraneo»
Quest’anno il tema scelto dagli organizzatori del Festival è quello del tabù. Telefono Azzurro sarà presente nei giorni del festival, dal 12 al 25 Luglio, con laboratori ludico-didattici, questionari e videobox «dove esprimere il proprio rapporto con i tabù».
«Spesso i genitori dimenticano di parlare con i propri figli delle emozioni», ha affermato il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Modena e Reggio Emilia. «Invece è importante insegnare ai bambini fin da piccoli a saper riconoscere e gestire le emozioni, anche attraverso l’esperienza dell’adulto». Telefono Azzurro, abituato all’ascolto dei bambini da 22 anni, sa che possedere gli strumenti per gestire un’emozione, anche forte, può essere fondamentale per crescere sereni ma anche per raccontare con più facilità le situazioni di disagio. Per questo, in generale, è bene approfondire questi temi approfittando di un contesto come il Giffoni, e lavorare assieme ai bambini, anche attraverso il gioco, su quella che chiamiamo «alfabetizzazione emotiva».
L’8 giugno 2009 Telefono Azzurro ha compiuto 22 anni. Nato a Bologna con l’istituzione di una linea telefonica per bambini e adolescenti, Telefono Azzurro si pone da sempre quali obiettivi prioritari quello di garantirne il diritto all’ascolto, nel rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, di cui ricorre quest’anno il ventennale, e quello di farsi portavoce, presso le istituzioni, dei loro bisogni e dei pericoli che minacciano la loro crescita.
La mission di questa Associazione è dunque quella di dar voce ai bambini e agli adolescenti, offrendo loro la possibilità di raccontarsi e di esprimersi senza la mediazione degli adulti. Solo ascoltando direttamente le loro voci, infatti, è possibile capirne i vissuti, portando alla luce piccoli e grandi problemi, dalle difficoltà evolutive legate alla crescita a gravi situazioni di abuso e trascuratezza. Telefono Azzurro in questi anni è cresciuto molto, dalla consulenza telefonica si è arrivati ad una struttura capace di operare sul campo in situazioni di emergenza come quelle del terremoto in Molise e in Abruzzo, capace di produrre approfondimenti tematici fondamentali come l’annuale Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, ed oggi in grado di proporre il proprio modello a livello internazionale, come è accaduto nei recenti congressi di Rio sullo sfruttamento dei minori o del Cairo sulle mutilazioni genitali femminili.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA