Famiglia
Infanzia, Sirchia spara a zero sulla pubblicità dei cibi per bambini
Il ministro della Salute la definisce ''Eccessiva, ossessiva, distorsiva''
”Eccessiva, ossessiva, distorsiva”: cosi’ il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha definito oggi a Roma la pubblicita’ televisiva sui cibi, intervenendo nel convegno in cui e’ stata presentata l’indagine sulla prima colazione degli italiani condotta dall’Eurisko per l’Associazione delle industria dolciarie italiane (Aidi). Secondo Sirchia, i numerosi casi di bambini lasciati da soli davanti alla tv e che ”si nutrono di pubblicita’ a tutte le ore del giorno” spiegano ”perche’ abbiamo in Italia il problema dell’obesita’ infantile”.
Per affrontarlo, ha proseguito il ministro, e’ in corso un sondaggio per valutare quanto e’ stato fatto in altri Paesi europei per combattere l’obesita’. Al momento, ha rilevato ”la strada dell’informazione e’ quella giusta e potrebbe essere un compromesso intelligente”. E l’informazione, ha aggiunto, non puo’ prescindere dalla collaborazione con i genitori e la scuola. ”Bisogna lavorare con i genitori, la scuola, e bisogna trovare un codice di comportamento sulla pubblicita’, che e’ eccessiva, ossessiva e distorsiva. Questo non e’ etico”, ha osservato. ”Credo – ha detto ancora il ministro – che siamo un popolo intelligente, ma non credo che abbiamo ancora la consapevolezza di una buona e sana alimentazione, C’e’ ancora – ha concluso – un grande bisogno di ricerca, studio, verifiche, buon senso e collaborazione”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.