Infanzia: Interpol identifica pedofilo super-ricercato

Ha un nome il pedofilo super-ricercato di cui, la scorsa settimana, l’Interpol aveva diffuso una foto per lanciare la prima caccia all’uomo sul web: e’ Christopher Paul Neil,un canadese 32enne insegnante di inglese. Secondo la polizia internazionale, al momento si nasconde a Bangkok (dove e’ rientrato giovedi’ scorso dalla Corea del Sud) e la sua latitanza ha i giorni contati: “Si consegni. E’ ora conosciuto in tutto il mondo: davvero non c’e’ alcun posto dopo possa nascondersi”.

Ha cominciato a dare frutti dunque, la caccia all’uomo scatenata dall’Interpol la scorsa settimana. Il 7 ottobre, l’Interpol aveva annunciato di aver collocato nella sua pagina web l’immagine di un presunto pedofilo, accusato di abusi sessuali contro minori in vari Paesi, soprattutto asiatici e aveva chiesto l’aiuto dei cittadini per identificarlo. L’uomo, la cui foto sfigurata su Internet, era stata decifrata da poliziotti tedeschi esperti in tecniche digitali, avrebbe violentato 12 ragazzini tra il Vietnam e la Cambogia.

Grazie al filmato messo su Internet, l’Interpol gli ha prima dato un volto e adesso un nome. Le fotografie decrittate mostravano un uomo bianco, con i capelli scuri e un’incipiente alopecia. L’Interpol ha adesso diffuso un’immagine scattata giovedi’ scorso dalle le telecamere di sicurezza dell’aeroporto della capitale thailandese (dove il pedofilo ha insegnato, tra il 2003 e il 2004, in una scuola internazionale): fotografato dopo il suo arrivo da Seul, Neil appare invecchiato e piu’ calvo, con indosso un paio d’occhiali.

All’appello della settimana scorsa hanno risposto 350 persone; e il pedofilo e’ stato identificato grazie a informazioni fornite da cinque fonti di tre continenti.”Stiamo ancora cercando i ragazzini di cui ha abusato e con cui si era fatto fotografare”, ha riferito Panaspong Sirawongse, dell’Interpol thailandese. “Sono tre i bambini violentati, uno e’ stato identificato e lo stiamo cercando, gli altri due non sono stati riconosciuti”. E intanto l’Interpol cambogiana ha allertato la polizia di frontiera, nel caso l’uomo tenti di fuggire nel Paese vicino.