Famiglia
Infanzia: Frattini, ci vuole un telefono azzurro europeo
La proposta del vicepresidente della Commissione europea per difendere i bambini in pericolo
di Redazione
Non dimentichiamo il dramma della sparizione dei bambini, una vera tragedia, purtroppo sempre piu’ diffusa e che i membri dell’Unione Europea non possono accettare. Una piaga che potra’ essere affrontata anche con l’attivazione di un numero unico per tutta l’Unione Europea, dunque una sorta di ‘Telefono azzurro’ europeo, e di un sito internet per i bambini in pericolo o in difficolta’.
E’ questo il messaggio lanciato dal vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, alla vigilia della ‘Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi’. Promossa dalla ‘Federazione europea per i bambini scomparsi e sessualmente sfruttati’, la giornata internazionale ha soprattutto lo scopo di incoraggiare i cittadini europei a riflettere su tutti quei minorenni di cui si sono perse le tracce in Europa e nel mondo. Solo in Italia, ha dichiarato Frattini, i bambini scomparsi nel 2005 sono stati circa 3.000, alcuni ritrovati. ”Il fenomeno dei bambini scomparsi e’ una vera tragedia, purtroppo sempre piu’ diffusa e che i paesi dell’Unione Europea non possono accettare”, ha sottolineato Frattini nel corso di un incontro a Bruxelles con il presidente dell’associazione ‘Childfocus’, Daniel Cardon de Lichtbuer, e il cantante belga Salvatore Adamo, ambasciatore Unicef per i Diritti dei bambini, che per l’occasione ha eseguito un pezzo dedicato a tutti i minorenni di cui son perse le tracce in Europa e nel mondo.
Ed e’ proprio per rispondere a questa terribile piaga che Frattini intende proporre il prossimo luglio ”un documento strategico per far fronte alla protezione dei diritti dei bambini”. In particolare, ha spiegato il vicepresidente, si tratterebbe di ”attivare un numero di soccorso unico in tutta l’Ue, spero il 116, e un sito internet europeo, di facile consultazione a cui potranno far ricorso tutti i minorenni” e che, assicura il responsabile Ue ”servira’ anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno straordinariamente grave”.
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