Welfare

Indulto. Vietti (Udc): “Serve quadro di pacificazione nazionale”

"Bisogna affrontare la questione assieme a quella dell'amnistia e discuterne in un quadro di riforme e pacificazione nazionale", sostiene il sottosegretario alla giustizia

di Redazione

”Non mi scandalizzo quando si parla di indulto, anzi penso che andrebbe collocato in una cornice più vasta che tenga conto anche della possibilità di un’amnistia, collegando il tutto ad un quadro da un lato riformatore e dall’altro di grande pacificazione nazionale”. Lo ha detto, nel corso di un filo diretto a Radio Radicale, il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti. ”La situazione delle carceri è certamente molto grave e le responsabilità non sono certo di questo governo. C’è il problema del sovraffollamento conseguente al fatto di non aver costruito nuove carceri. Siamo corsi ai ripari prevedendo stanziamenti per costruire nuovi edifici carcerari, e inserendo nel decreto legge la previsione del leasing finanziato per la costruzione di carceri. Però – spiega Vietti – tutte queste sono soluzioni a lunga distanza . A breve certo non è irragionevole pensare che qualche iniziativa vada assunta”. Indulto ed amnistia, sottolinea l’esponente dell’Udc, vanno affrontati ”in un quadro che veda riforme forti dell’ordinamento giudiziario e del diritto penale, un clima di pacificazione sui decenni della nostra storia passata nei settori vissuti in modo più polemico, e un provvedimento complessivo di clemenza che chiuda queste ferite. Se ricorressero queste circostanze – conclude Vietti – anche l’effetto di alleggerire la situazione carceraria potrebbe essere utilmente conseguito”.


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