Welfare

Indulto, la chance per cambiare

Il neopresidente del Dap: evitare le detenzioni inutili e investire nel reinserimento lavorativo

di Redazione

Ha un forte significato la prima uscita di Ettore Ferrara da neo presidente del Dap. Il contesto è il convegno del Seac, il coordinamento di enti e associazioni di volontariato penitenziario. Tema: Le prospettive della riforma del nuovo sistema penale italiano. Un?occasione per dare un primo segnale: «L?indulto non ha ancora risolto alcun problema, ma si pone come incredibile occasione per modificare il nostro sistema penitenziario». Il messaggio è forte, soprattutto se è lo stesso Prodi, presente al convegno, a rincarare la dose: «Il carcere da solo non basta per rieducare», ha affermato. E ancora: «È necessario un sistema di riabilitazione alternativa che veda il volontariato come attore principale». Insomma, sembra che i primi passi della commissione di riforma del codice penale, voluta dal ministro Mastella, abbiano stimolato il dibattito. L?idea è creare un sistema di pene alternative che veda nel carcere una delle ultime soluzioni. Tre, quindi, gli ordini di intervento: evitare per legge inutili detenzioni, sviluppare i diritti nel carcere e investire nell?inclusione sociale, implementando la legge Smuraglia per l?assunzione nelle imprese di detenuti o ex detenuti. Il tasso di recidiva raggiunge infatti il 70% tra chi esce dal carcere senza misure alternative di inserimento.


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