Welfare

Indultino: giornata di presidi in tutta Italia

Si è partiti questa mattina con il carcere milanese di San Vittore

di Redazione

Una giornata di mobilitazione e presidi in tutta Italia per chiedere al Parlamento di decidere sull”’indultino”, il progetto di legge sullo sconto di pena (2 anni) che, nella sua forma attuale, permetterebbe a 6-8 mila carcerati di tornare liberi. Cosi’, questa mattina a Milano, Radicali, Verdi e Sdi, appoggiati da cooperative e associazioni culturali, hanno organizzato un presidio davanti al carcere di San Vittore. ”Da 3 anni si sta giocando sulla pelle dei detenuti – ha detto Giorgio Myallonnier, consigliere regionale dei Radicali – ed e’ ora che il senato decida, entro l’estate, che e’ un periodo difficilissimo per i detenuti. L’indultino e’ solo il punto di partenza per la riforma della giustizia in Italia”. ”L’indultino non e’ l’atto di clemenza chiesto dal Papa, ma e’ gia’ un inizio”, ha ribadito Roberto Caputo (Forza Italia), Presidente del Consiglio Provinciale. ”Tra i problemi piu’ stringenti delle carceri – ha sottolineato Myallonnier – c’e’ quello sanitario: con i recenti tagli del governo, mancano farmaci e medici specialistici”. La settimana scorsa, secondo quanto riferito da Myallonnier, la Giunta Regionale ha fatto sapere che intenderebbe farsi carico della quota di spesa pubblica, circa il 25%, tagliata dal governo. Ma i problemi delle carceri rimangono sul tappeto: ”Mancano farmaci importanti come gli antidolorifici, non solo i retrovirali per la cura dell’Aids”, ha rincarato Lucio Berte’, consigliere regionale dei Radicali. ”Il sovraffollamento e’ la prima emergenza”, ha ricordato il capogruppo Alessandro Litta Modigliani. Una delegazione ha poi fatto una visita all’interno del carcere per portare solidarieta’ ai detenuti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA