Welfare

Indultino: Casini chiede voto in Commissione

No della Lega e di parte di Alleanza Nazionale

di Paolo Manzo

Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha aperto la seduta dell’aula sull’indultino assumendosi formalmente ”la piena responsabilita’ istituzionale” e politica di chiedere l’assegnazione della legge subito in sedelegislativa alla commissione Giustizia. A nome di alcuni parlamentari di An che non hanno ritirato la loro firma in calce alla richiesta della Lega di negare l’assegnazione in deliberante, hanno detto no alla proposta di Casini Nicolo’ Cristaldi e l’intero gruppo della Lega. Favorevoli, invece, gli altri gruppi parlamentari. Il si’ di Fi al presidente della Camera e’ venuto da Alfredo Biondi. Moltissimi i deputati presenti in aula, nonostante il giorno in meno di vacanze che cio’ comporta. ”E’ il segno -ha sottolineato Casini- di come sia avvertito come emergenziale questo provvedimento”. Casini ha fatto la sua proposta ed espresso il suo pensiero in apertura di seduta, in risposta alle obiezioni regolamentari della Lega sulla convocazione della seduta straordinaria d’aula oggi. Il presidente ha prima ricordato come da mesi fossero calendarizzate possibili sedute d’agosto. ”Ma per me e’ soprattutto prevalente -ha poi sottolineato- il carattere di straordinaria necessita’ ed urgenza di questo provvedimento”. ”Aggiungo poi -ha proseguito- una considerazione piu’ di buon senso che politica. Sinceramente, ritenevo che al Senato si fossero ricomposte le molte divisioni che hanno accompagnato questo provvedimento. Ad ogni modo, oggi mi assumo la piena responsabilita’ collegata ai doveri istituzionali di proporre l’assegnazione della legge alla commissione in sede legislativa”. ”Non mi sento affatto -ha concluso Casini- di strozzare il dibattito, ne’ di fare uno sgarbo alla Lega. Siamo alla quinta lettura parlamentare. E, solo in commissione alla Camera, il dibatito c’e’ stato ed e’ stato ampio: 29 ore consecutive di confronto, oltre otto sedute. I fatti sono questi. E’ una questione collegata alla natura emergenziale della legge, dimostrata dalla presenza di tanti parlamentari in aula oggi. Non uno sgarbo alla Lega…”.


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