Non profit

Indovina chi dipinge i muri della questura?

A Busto Arsizio alcuni giovani "graffitari" sono stati invitati dal vicequestore a "imbrattare" le mura del commissariato. Nelle ore di scuola

di Gabriella Meroni

Graffitari in commissariato, ma non per problemi con la legge: 16 studenti della classe III SF del Liceo Artistico sono stati infatti “ingaggiati” per affrescare una parte del commissariato in via Candiani a Busto Arsizio (Varese). Da ieri mattina i ragazzi sono all’opera con pennelli e vernici spray, squadre e righe, su un’impalcatura saldamente piantata e la professoressa Emilia Bonfanti che coordina il lavoro. Realizzeranno un murale acrilico raffigurante le diverse attività della Polizia di Stato. Ci impiegheranno circa dieci giorni e lavoreranno al dipinto nelle ore di lezione. L’iniziativa non nasce per caso. Il problema dei graffitari ha avuto punte elevate in città e l’anno scorso il vicequestore Luigi Mauriello ha incontrato più volte il preside del liceo artistico, Andrea Monteduro, per gli scarabocchi con cui i muri della scuola venivano pasticciati. ”È stata in quell’occasione – ha spiegato il vicequestore – che è scaturita l’idea di un’azione che non fosse repressiva. Cioè, appunto, mettere a disposizione degli studenti una parete proprio in commissariato per farli disegnare, perché studiando e lavorando avrebbero anche avuto modo di conoscere da vicino l’operato della Polizia”. I giovani diciassettenni, ragazzi e ragazze, si sono appassionati al lavoro, hanno elaborato vari bozzetti fra i quali è stato scelto quello che viene realizzato e si sono messi all’opera pieni di entusiasmo. Il liceo artistico ha fornito la classe che lavora, il commissariato ci ha messo l’impalcatura e parte del materiale e l’assessore comunale alla cultura ha fornito oli e vernici.


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