Formazione

Indonesia: 11mila sfollati per eruzione Merapi

Il vulcano Merapi, nell'isola indonesiana di Giava, ha ripreso ad eruttare lava e nubi di gas incandescente, causando l'evacuazione di piu' di 11.000 residenti dalle aree circostanti

di Redazione

Lo hanno riferito dei vulcanologi indonesiani poco dopo l’eruzione, avvenuta alle 09:05 ora locale, le 3 in Italia. ”Quella di oggi e’ stata la piu’ grande valanga di gas caldi e cenere da sei mesi a questa parte”, ha dichiarato Sugiono, uno degli scienziati indonesiani addetto alla sorveglianza del vulcano. Le nove eruzioni susseguitesi hanno fatto si’ che i detriti lavici e il gas scendesse sui fianchi del vulcano per 5 chilometri, in direzione di Gendol River toccando anche parte della foresta di Kaliadem, nel distretto di Sleman. Ieri l’attivita’, seppur lieve, del Merapi aveva gia’ portato piu’ di 3.000 persone residenti nel distretto di Magelang a lasciare le loro case, in quanto gli specialisti avevano previsto una eruzione di maggiore intensita’. Il fatto che l’attivita’ vulcanica oscilli cosi’ frequentemente ha reso gli abitanti della zona sempre piu’ indecisi se rimanere o meno nelle loro case. A tal proposito il governatore di Yogyakarta, Sri Hamengkubuwono ha invitato i residenti a ”non farsi prendere dal panico”. ”La strada migliore in questi casi – ha aggiunto – e’ comunque l’evacuazione”. Il Merapi, e’ situato a 45 chilometri a nord di Yogyakarta, la citta’ dell’isola indonesiana di Giava che il 27 maggio scorso e’ stata devastata dal terremoto. Secondo alcuni scienziati proprio la forte scossa che ha provocato la morte di circa 5.800 persone, ad una quarantina di chilometri dal Monte Merapi, avrebbe contribuito all’aumento dell’attivita’ vulcanica.


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