Sostenibilità
Indici: Ftse4good più severo su ambiente
Il gruppo Ftse annuncia che restringerà i criteri relativi alla sostenibilità delle imprese inserite nei propri indici socialmente responsabili. Sotto accusa l'inclusione delle big petrolifere
Ftse4Good restringerà i propri criteri. L?indice sostenibile curato dal gruppo Financial Times, per rispondere a una serie di critiche provenienti soprattutto dall?area ambientalista, promette infatti regole più severe per entrare a far parte delle società inserite nei propri indici.
“Introducendo criteri ambientali più severi, il Ftse4good continuerà a incoraggiare molte società a scoprire e ad adottare la corporate social responsability?, ha detto Mark Makepeace, direttore esecutivo del Gruppo Ftse. Secondo Craig MacKenzie, che presiede l?Advisory Committee Deputy degli indici ?For Good?, “i nuovi criteri renderano le società più trasparenti sulle posizioni riguardo all?ambiente?.
Proprio MacKenzie era stato recentemente protagonista di una lunga discussione sulle colonne di The Ecologist con Robert Cartridge, direttore della Campagna antipovertà War on Want, che attaccava gli indici Ftse4good, soprattutto per l?inclusione di compagnie petrolifere come British Petroleum e Shell.
«Questo è capitalismo travestito da responsabilità sociale», aveva obiettato il leader delle ong. «Un punto di vista sbagliato», aveva replicato MacKenzie: «La questione è se Ftse4good riesce o meno a rappresentare una posizione socialmente responsabile nel mercato azionario capitalistico». Secondo il manager gli indici ?for good? riformeranno il capitalismo incoraggiando le best practices.
Cartridge aveva puntato il dito anche sulla repentina riammissione di due titoli, Tesco e Safeways,c che erano stati esclusi per mancanza di chiarezza sulle politiche ambientali. Secondo Cartridge, le due compagnie sono rientrare grazie «a una forte pressione lobbistica». Ma MacKenzie ha replicato che le due società si sono limitate ad essere più trasparenti.
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