Volontariato

India, torna l’incubo tsunami

Il fiume Krishna in piena: il 10% degli abitanti della città di Vijayawada ha perso la casa. L’associazione Care & Share Italia Onlus ha raccolto l’sos della popolazione

di Redazione

Trentamila persone hanno perso la casa, nella città di Vijayawada, nell?India centro-meridionale, a causa dell?alluvione del fiume Krishna. L?organizzazione Care & Share Italia Onlus, che opera da anni nella regione, è intervenuta e sta recando soccorso a 2mila persone presso la stazione dei pullman della città. La fondatrice dell?organizzazione, Carol Faison, ha scritto a Vita.it chiedendo aiuto per le popolazioni colpite dall?alluvione. ?Quello che serve è un aiuto concreto, immediato e sostanziale. Non abbiamo risorse per quest?operazione che abbiamo già iniziata. Vi chiediamo aiuto per dare loro cibo, medicine e vaccinazioni.? Il fiume Krishna è il quarto dell?India in ordine di grandezza ed è un fiume sacro che nasce nel Maharastra. In seguito alle inondazioni di Bombay le acque hanno riempito la diga Nagarjuna Sagar (20 m. di altezza x 20 km. di larghezza) oltre i livelli di sicurezza. La diga ha dovuto rilasciare circa 30mila metri cubi d?acqua al secondo per la decisione delle autorità di utilizzare il Krishna come canale di scolo. Il fiume ha travolto le povere abitazioni che si trovavano sulla riva, togliendo la casa al 10% della popolazione. ?Evidentemente ? continua la Faison – la decisione di utilizzare il Krishna come canale di scolo è stata o troppo tardiva o mal organizzata se quello che doveva essere un controllato drenaggio di acqua piovana si è trasformata in una vera e propria alluvione ben presto scappata di mano a chi l?ha causata. Protestare e/o abbandonarci alle polemiche non serve a nulla?. Come aiutare: C/C postale 47086731 Info: www.careshare.org


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