Mondo

India: la BBC pubblica su youtube il documentario sullo stupro di gruppo, censurato dal governo

La BBC infrange la censura e pubblica su youtube India’s daughter, il il documentario sullo stupro di gruppo e l' omicidio della studentessa di medicina ventitreenne, su un autobus di linea, nel dicembre del 2012. Il governo indiano avrebbe chiesto a Google di rimuovere il contenuto

di Ottavia Spaggiari

Dopo la censura del governo indiano e le successive proteste, è arrivato su Youtube, India’s Daughter, il discussissimo documentario di Leslee Udwin, prodotto dalla BBC, che racconta la tragica morte di Jyoti Singh, ventitreenne studentessa di medicina, uccisa nel dicembre del 2012, su un autobus di linea, a Delhi, mentre tornava da una serata al cinema con un amico.

Il documentario, realizzato con il supporto dei genitori della vittima, che include anche un’intervista ad uno degli stupratori nel carcere di Delhi, è stato censurato dal governo indiano, secondo cui sarebbe offensivo nei confronti delle donne. Rjnath Singh, ministro indiano degli interni, aveva dichiarato che la sospensione della programmazione, prevista per l'8 marzo, sarebbe dovuta alle dichiarazioni estremamente violente rilasciate dallo stupratore, che ha accusato la sua stessa vittima di aver causato lo stupro e la successiva morte, poichè non avrebbe dovuto rincasare così tardi e non avrebbe dovuto opporre resistenza ai suoi stupratori.

La BBC è inoltre stata accusata di non aver rispettato i permessi e il regolamento della prigione di Delhi per raccogliere l’intervista, accuse che l'azienda ha dichiarato infondate. Alcuni membri del parlamento indiano e migliaia di attivisti in tutto il mondo, hanno giudicato la censura, un goffo tentativo del governo di rimuovere dalla scena pubblica il tema relativo alla violenza di genere, endemica nel Paese.

Visto l’enorme interesse suscitato a livello internazionale, la BBC ha deciso di anticipare la trasmissione del documentario, prevista inizialmente per l’8 marzo, pubblicandolo direttamente su Youtube.

Secondo l’India Times, in India, il link al documentario sarebbe stato rimosso da Youtube e la BBC sarebbe stata querelata per aver infranto la censura.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.