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India: continuano le violenze contro i cristiani

Assassinata ieri una donna, otto feriti a colpi di accetta. Deciso il coprifuoco

di Redazione

È stato proclamato ancora una volta il coprifuoco nel distretto di Khandamal dello stato di Orissa teatro da settimane di violenze contro i cristiani da parte di estremisti indù. È stato il ministero dell’Interno federale indiano ha dare istruzioni al governo dello stato orientale affinché intraprenda passi decisi e fermi per riprendere il controllo della situazione.

Una donna è stata uccisa ed otto sono stati feriti in una nuova ondata di violenze avvenute ieri in diversi villaggi del distretto, a circa 340 chilometri della capitale dello stato Bhubaneshwar. Alcuni sono stati feriti da colpi di arma da fuoco, altri a colpi di accetta, secondo fonti ospedaliere locali. La polizia ha arrestato 15 persone appartenenti ad entrambe le comunità, indù e cristiana, dopo gli ultimi scontri. Le violenze sono iniziate dopo l’assassinio il 23 agosto scorso del leader indù Swami Laxmanananda Saraswati, capo dell’organizzazione estremista Vishwa Hindu Parishad, che ha accusato i cristiani dell’assassinio. Da allora, almeno 32 persone, in maggioranza cristiani, sono state uccise e decine di chiese ed edifici sono stati dati alle fiamme.

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