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Indetta per il 9 febbraio la Giornata Nazionale

A ricordo della morte, avvenuta il 9 febbraio del 2009, di Eluana Englaro

di Benedetta Verrini

Il 9 febbraio prossimo si terrà la prima Giornata nazionale degli stati vegetativi.

Lo stabilisce una direttiva del Presidente del Consiglio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 di ieri, 18 gennaio. La data, spiega la legge, è stata scelta in ragione della ricorrenza della morte di Eluana Englaro, il 9 febbraio del 2009.

Nell’ambito di questa giornata, le amministrazioni  pubbliche  e  gli organismi di volontariato, “si  impegnano  a  promuovere,  nell’ambito delle rispettive  competenze,  attraverso   idonee   iniziative   di sensibilizzazione e solidarieta’, l’attenzione  e  l’informazione  su questo tipo di disabilita’, che coinvolge oltre al malato, in maniera assai rilevante, i familiari”.

Il numero e l’aspettativa di vita di  soggetti  in stato vegetativo o minimamente cosciente e’ in progressivo aumento in tutti i paesi industrializzati. Nel nostro  Paese,  dall’analisi dei dati relativi al  quinquennio  2002-2006  dei pazienti dimessi con codice 780.03 (stato vegetativo persistente), si evince un  trend  di  incremento  annuale  delle  dimissioni  totali, compreso tra il 6,3% ed il 20%.

 L’indizione della Giornata nazionale degli stati vegetativi è l’esito di una serie di provvedimenti che si sono susseguiti in questi anni, come il decreto ministeriale del 2005 istitutivo della “Commissione tecnico scientifica sullo stato vegetativo e  stato di  minima  coscienza”,   che aveva  come finalita’ un’approfondita ricerca di carattere statistico, medico,  scientifico e giuridico, circa le dimensioni del fenomeno connesso ai pazienti in stato vegetativo e/o minimamente cosciente nel nostro Paese.    E’ stato poi redatto il documento «Stato  vegetativo e  di  minima  coscienza  – epidemiologia,  evidenze  scientifiche   e   modelli   assistenziali» elaborato dal gruppo di lavoro istituito con decreto ministeriale  15 ottobre 2008 che propone suggerimenti operativi, per l’individuazione di modelli e requisiti organizzativi, che agevolino la  realizzazione dei percorsi assistenziali, per i pazienti in stato vegetativo  e  di minima coscienza.

Infine, il Libro bianco sugli stati vegetativi e di minima coscienza, presentato alla stampa il 7 giugno  2010,  elaborato  dal  «Seminario permanente di confronto sugli stati vegetativi e di minima coscienza» istituito dal Ministero del lavoro, della salute  e  delle  politiche sociali, nel  maggio  del  2008  con  l’obiettivo  di  contribuire  a comprendere  la  realta’  delle  persone  in  condizione   di   stato vegetativo e di minima coscienza.

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