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Indagato il Big Society Network

La Charity Commission, l’organo di controllo del non-profit inglese apre un’inchiesta sul Big Society Network per indagare sul sospetto utilizzo di fondi pubblici e presunti bandi truccati

di Ottavia Spaggiari

Big Society a brandelli. Così titola il quotidiano inglese Independent,  dando la notizia di un’indagine aperta dalla Charity Commission, l’organo di controllo del terzo settore britannico, sul Big Society Network.  L’accusa per l’organizzazione che avrebbe dovuto tradurre nel concreto il manifesto politico della Big Society di Cameron, sarebbe di aver utilizzato impropriamente fondi pubblici.

Dalla sua fondazione nel 2010, il Big Society Network ha percepito 2,5 milioni di sterline dalla National Lottery e dal Cabinet Office, la Charity Commission sta però verificando in base a quali criteri queste risorse siano state erogate e come siano poi state impiegate dall’organizzazione.

Il sogno di David Cameron vacilla sotto accuse pesanti lanciate da due figure di rilievo dei principali organi di erogazione britannici.

Liam Black, ex membro del consiglio di Nesta, che oggi è organizzazione indipendente ma che all’epoca dei fatti, era sostenuta dal Department for Business, ha dichiarato che nel 2010, l’organizzazione era stata “costretta” a devolvere risorse per un totale di 480 mila sterline, al Big Society Network, senza che questo avesse partecipato a nessun bando. Secondo l’Independent, Black avrebbe descritto quest’operazione come “uno spreco di soldi scandaloso”.

E’ rimasto invece anonimo il funzionario del Cabinet Office, che ha affermato di essere stato costretto a “pilotare” un bando pubblico per l’erogazione di 299.800 sterline al progetto per la lotta all’obesità infantile Get In, presentato dal Big Society Network. Da quanto affermato dal funzionario infatti, la commissione di valutazione sarebbe stata costretta a cambiare i criteri di selezione dopo aver rifiutato la domanda di fondi avanzata dal Big Society Network perché non rispecchiava i criteri richiesti.

L’analisi delle attività dell’organizzazione rivela poi una netta discrepanza tra gli obiettivi che i progetti finanziati avrebbero dovuto raggiungere e quanto invece hanno raggiunto.

A febbraio 2012 Your Square Mile, che avrebbe dovuto incoraggiare le persone a prendersi cura della propria comunità e valso al Big Society Network un grant di 830 mila sterline da parte del Big Lottery Fund, aveva registrato solamente 64 gruppi di partecipanti, un numero decisamente inferiore al milione previsto dall’application del grant. Britain Personal Best, che doveva sfruttare l’onda delle Olimpiadi per incoraggiare le persone ad assumere comportamenti virtuosi nella vita quotidiana, lanciato grazie ad un contributo di 997,960 sterline sempre da parte del Big Lottery Fund, avrebbe dovuto coinvolgere 120 mila persone ma è stato poi sospeso per non aver raggiunto nessuno degli obiettivi previsti dal bando.

Dalla home page del suo sito, il Big Society Network risponde con un lungo comunicato in cui si dichiara di non aver mai fatto pressioni politiche per avere accesso a finanziamenti né di aver mai abusato di fondi pubblici, si fa poi riferimento ad una rimostranza presentata dai legali del Big Society Network alla Press Complaints Commission, nei confronti dell’Independent per aver divulgato la notizia.

L’indagine della Charity Commission però va avanti. “Abbiamo ricevuto delle risposte riguardo rispetto all’utilizzo di un grant e  di alcune transazioni finanziarie ”, ha spiegato il portavoce della Commissione all’Independent. “Però questo non risponde a tutte le nostre preoccupazioni. Stiamo ancora facendo chiarezza”.

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