Diversità come risorsa

Inclusione, le cose che abbiamo in comune

Doppio appuntamento conclusivo per il progetto "Le cose che abbiamo in comune" che a Milano ha coinvolto 800 bambini tra i 6 e gli 11 anni. Promosso da Lop Lop insieme a Cbm Italia e al Museo Popoli e Culture puntava a sensibilizzare i più piccoli alla cittadinanza globale

di Redazione

Gran finale per il progetto “Le cose che abbiamo in comune” promosso dall’associazione Lop Lop insieme a Cbm Italia e al Museo Popoli e Culture: venerdì 17 e sabato 18 maggio ci saranno due appuntamenti conclusivi, entrambi a ingresso libero e presso la Cooperativa Antonio Labriola a Milano (via Enrico Falck 51 – info@loplop.it). Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo.

Avviato un anno fa con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli alla cultura e alla cittadinanza globale e contrastare la povertà educativa, il progetto ha coinvolto oltre 800 bambine e bambini tra i 6 e gli 11 anni che vivono a Milano in laboratori interdisciplinari, multisensoriali e inclusivi sia a scuola nel corso dell’anno, sia in campus estivi gratuiti dedicati all’arte, alla musica e alla moda. Punto di partenza delle attività è stato il Museo Popoli e Culture che, grazie alla sua collezione di oggetti provenienti da Asia, Africa, Oceania e America Latina, ha permesso ai bambini di aprirsi al confronto con altre culture e approfondire il tema della diversità come risorsa, nel tentativo di abbattere le barriere emotive, fisiche, linguistiche e culturali. Nelle fasi di progettazione e realizzazione delle attività, Cbm Italia ha avuto il compito di supervisionare l’applicazione dei principi di inclusione e accessibilità, per consentire la partecipazione di ciascuno secondo le proprie abilità.

Venerdì 17 maggio (ore 17-19) è la giornata riservata agli adulti, con una tavola rotonda in cui i promotori raccontano il progetto, insieme a chi vi ha partecipato. Interverranno Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 ed esperti del mondo dell’educazione come Franca Zuccoli, professoressa di Didattica e Pedagogia Speciale; Silvia Baldini, pedagogista esperta in welfare culturale; Marcello Fitchner, educatore di Equa Cooperativa Sociale e coordinatore di SPLuF; Valeria Zanoni e Cheikh Diattara, fondatori del brand KeChic. 

Sabato 18 maggio (ore 12-18) è invece dedicato ai bambini e bambine che hanno partecipato al progetto attraverso l’esperienza del campus o del percorso tematico con la scuola: una mostra interattiva che, attraverso foto, oggetti, suoni e ricordi, racconta Milano da una nuova prospettiva. Sono previste attività per stimolare la partecipazione e una riflessione attiva sui temi dell’inclusione e della cultura globale.

Foto di Markus Spiske su Unsplash

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